Si è parlato di transizione energetica ieri sera durante la puntata di Quarta Repubblica, ed ospite del consueto talk condotto da Nicola Porro vi è era il professor Franco Battaglia, docente di chimica fisica all’Università di Modena, fra i più grandi esperti delle questioni climatiche ed ambientali del nostro Paese. In studio si parlava di auto elettrica, cambiamenti climatici e case green, e il professor Battaglia, un po’ a sorpresa, ha specificato: “Non ci sarà alcuna transizione energetica nei termini in cui viene raccontata e cioè nei termini di aiutare il clima dalle presunte influenze antropiche che determinerebbero il cambiamento climatico, influenze che non esistono o che quantomeno non sono documentate con certezza”.
Secondo l’esperto il punto su cui bisognerebbe concentrarsi sarebbe un altro: “In ogni caso, ammesso e non concesso che le emissioni di anidride carbonica influenzerebbero il clima, il punto è un altro: l’Italia emette soltanto lo 0,9% dell’anidride carbonica che viene emessa a livello globale, e l’Europa è responsabile di appena l’8% delle emissioni mondiali. Questo significa che anche se ci fosse una bacchetta magica e domattina l’Europa azzerasse completamente le proprie emissioni, il presunto effetto sul clima sarebbe comunque pari a zero. Ci saremmo svenati per un obiettivo irraggiungibile, e comunque non desiderabile”.
PROF. BATTAGLIA SULLA TRANSIZIONE ENERGETICA: “META’ DELLE EMISSIONI SONO DOVUTE A CINA E INDIA”
Battaglia ricorda come il problema della crisi ambientale sia causato da due grandi nazioni mondiali: “La metà delle emissioni del mondo sono dovute a Cina e India. Il problema non ha soluzione: quando tra alcuni anni ci ritroveremo poverissimi, gli ambientalisti diranno che non avremo fatto abbastanza, che non ci saremmo svenati abbastanza”.
E ancora: “Io ricordo quando sono nati i Verdi, 40 anni fa. Sono nati con il simbolo del sole che ride, perché secondo loro il sole ci avrebbe dovuto fornire tutta l’energia necessaria per vivere. Eppure è stato sempre così nella storia dell’umanità fino a 200 anni fa, fino alla rivoluzione industriale: solo ed esclusivamente il sole forniva all’umanità l’energia utile per vivere. Da 200 anni a questa parte, invece, il sole contribuisce al fabbisogno dell’umanità per meno del 10%. Eravamo sotto il 10% quando sono nati i Verdi 40 anni fa, siamo sotto il 10% oggi dopo 40 anni di enormi investimenti nelle energie rinnovabili e alternative, mentre per vivere – ha concluso – siamo costretti a continuare a produrre energia in modo tradizionale“.