È stato assolto in primo grado da un tribunale milanese “per non aver commesso il fatto” Pietro Marinelli, prof di scuola superiore che dal 2017 lottava contro un’accusa di vilipendio alla religione per avere espresso il proprio parere sull’Islam e sul Ramadan in classe. L’allora 61enne, docente di Diritto ed Economia all’istituto superiore “Falcone-Righi” di Corsico, piccolo Comune nell’hinterland milanese, il 31 maggio 2017 entrò in una classe quinta per una lezione di diritto internazionale sullo Stato islamico.



Tuttavia, al suo ingresso nell’aula, un’alunna 18enne di origine egiziana non si alzò, dicendo di essere in periodo di Ramadan. Come scrisse a suo tempo “Il Giornale”, il prof le avrebbe risposto: “Una pratica religiosa non ti dà certo diritto di non rispettare una consuetudine dell’istituto”. Poi, spiegò lo stesso docente, “per sviluppare il suo senso critico ho provato a chiederle cosa significasse il Ramadan e lei sosteneva fosse solo un periodo di riflessione. Le ho detto che non è così. Che viene celebrato per ricordare la discesa dal cielo del Corano, parola increata di Allah. Nacque quindi una discussione in cui il prof spiegò l’origine e il significato del rito musulmano, sottolineando che il Ramadan “non mi sembra umano”.



PROF CRITICÒ RAMADAN E ISLAM: ASSOLTO PER NON AVER COMMESSO IL FATTO

La studentessa abbandonò la classe e rimediò una nota, poi la madre scrisse una lettera alla preside, denunciando “un terribile fatto di intolleranza religiosa”. Nella missiva furono riportate alcune frasi che Marinelli avrebbe pronunciato al fine di “offendere e sminuire la fede musulmana, ma, secondo la versione del prof, alcune sarebbero state ingigantite e altre inventate di sana pianta.

Tuttavia, si legge su “Il Giornale”, la ragazza presentò un esposto ai carabinieri e lo stesso fece la preside “a tutela dell’onorabilità dell’istituto”. Si aprì un procedimento disciplinare nei confronti del prof che mosse una critica verso l’Islam e il Ramadan: “Prima di avviare l’iter non hanno neppure tenuto conto della mia dichiarazione, protocollandola volutamente in ritardo”. Tuttavia, Marinelli rivendicò libertà d’opinione: Io non ho offeso, ho solo dato una mia valutazione dell’Islam alla luce dei miei studi. Una cosa sono le affermazioni sulle persone, altro quelle sulla religione. Credo rientri nei miei obblighi educativi stimolare gli studenti ad avere una visione critica della vita, anche rispetto alle proprie tradizioni religiose. Ho solo espresso il mio giudizio”.