Sta facendo un gran parlare di se il professore Abraham “Avi” Loeb, stimato scienziato israelo-americano nonchè professore di Scienze presso l’Università di Harvard, secondo cui gli alieni hanno inviato un segnale della loro presenza alla Terra. La prova, secondo lo stesso Loeb, sarebbe un oggetto non meglio identificato che è stato ribattezza Oumuamura (che significa in hawaiano esploratore), e che è stato avvistato nel 2017, più di tre anni fa, attorno al nostro pianeta.



Per fare chiarezza, oltre al suo nuovo libro “Extraterrestrial: The First Sign of Intelligent Life Beyond Eart”, il professore di Harvard ha parlato ai microfoni del New York Post, dicendo: “Cosa sarebbe successo se un uomo delle caverne avesse visto un cellulare? Avendo visto pietre tutta la vita, avrebbe pensato ad una pietra scintillante. Certa gente non vuole discutere della possibilità che ci siano altre civiltà là fuori, credono che siamo speciali e unici. Io credo che sia un pregiudizio che dobbiamo abbandonare“.



PROF HARVARD: “ALIENI ESISTONO”. IL MISTERO DELL’OUMUAMURA

La maggior parte degli addetti ai lavori è convinto che Oumuamura sia una cometa, ma stando a Loeb si tratta invece di spazzatura abbandonata dagli alieni, forse lo scarto di qualche astronave extraterrestre in orbita da chissà quanti anni. A “colpire” è in particolare la sua forma a sigaro, dalle cinque alle dieci volte più lungo di quanto fosse largo: “Questo – prosegue Loeb – rende la sua geometria più insolita di almeno un paio di volte in proporzione rispetto agli asteroidi o comete più estremi che abbiamo mai visto”, senza dimenticare la sua estrema brillantezza “dieci volte più riflettente dei tipici asteroidi o comete del Sistema solare”. Secondo il professore di Harvard, Oumuamura rappresenta la prova dell’esistenza degli alieni in quanto “L’unico modo per cercare [civiltà aliene] è cercare la loro spazzatura, come i giornalisti investigativi che guardano nella spazzatura delle celebrità”. Fra chi crede nell’alieni o chi meno, fatto sta che l’oggetto avvistato è decisamente particolare, e al momento nessuno è riuscito a identificarlo con precisione.

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