E’ stata rinviata a giudizio immediato la prof di Prato, la 31enne infermiera che ha sedotto un ragazzino di 14 anni, avendo poi un figlio dallo stesso. Come riferisce il programma di Rai Uno, “La Vita in Diretta”, il giudizio immediato si richiede per accelerare al massimo i tempi di giustizia e quando vi è l’evidenza della prova, in questo caso, il test del dna che ha dato esito positivo in merito alla paternità del ragazzino del piccolo nato circa 8/9 mesi fa. Gli avvocati sono stati ascoltati allo stesso programma della televisione pubblica, e hanno spiegato di voler andare a processo, senza quindi effettuare delle richieste alternative al giudizio come si era ipotizzato in un primo momento, e vogliono che siano sentiti tutti i testimoni. Inoltre, hanno spiegato che da circa due settimane la loro assistita si sta sottoponendo ad un percorso di terapia con uno psichiatra, di modo da potersi curare e capire dove ha sbagliato. Per quanto riguarda il marito della donna, si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere; i due continuano a vivere in case separate ma c’è la massima collaborazione per fare modo che i due figli crescano nel miglior modo possibile. Il bimbo più grande è col padre, quello piccolo con la madre. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PROF DI PRATO A GIUDIZIO IMMEDIATO

Andrà a giudizio immediato, la “prof” di Prato, l’infermiera di 31 anni che ha avuto un figlio dopo una relazione con un ragazzino di soli 15 anni. A stabilirlo, come riferito dai colleghi di Fanpage, è stato il giudice per le indagini preliminari accogliendo così la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura locale. La vicenda sta tenendo banco orma da diverse settimane, un ragazzino all’epoca dei fatti 14enne (anche se ancora va stabilito con certezza), che avrebbe intrapreso una relazione clandestina con una donna molto più grande di lui già sposata e con un figlio di 11 anni. Un rapporto scabroso che veniva consumato durante le ripetizioni di inglese della donna all’adolescente e che è poi sfociato in un vero e proprio fidanzamento con numerosi scambi di messaggi e incontri clandestini. Il processo inizierà a luglio, quando è stata fissata la prima udienza presso il tribunale di Prato, e la donna si trova al momento agli arresti domiciliari.



PROF DI PRATO A GIUDIZIO: PROCESSO PER LA DONNA

Toccherà agli avvocati dell’imputata, i legali Massimo Nistri e Mattia Alfano, chiedere entro dieci giorni dei riti alternativi al processo con giudizio immediato, facendo leva probabilmente sul fatto che la donna stia accudendo un bambino noti pochi mesi fa, appunto il piccolo nato dalla relazione clandestina con il suo studente. Per la stessa inchiesta è finito sul registro degli indagati anche il marito della 31ene, accusato di alterazione di stato civile, ovvero, avrebbe dichiarato che il piccolo appena nato sarebbe stato il suo, nonostante fosse a conoscenza che il figlio fosse del 14enne. A scoperchiare il vaso di pandora erano stati i genitori del ragazzo, dopo che lo stesso si era confidato con mamma e papà. Appresa la notizia si erano rivolti a un avvocato e avevano poi presentato un esposto in procura. «Una volta avevo mal di testa o ero stanco – una delle testimonianze fornite dal 15enne al gip – ora non ricordo con esattezza, e mi sono sdraiato sul letto. Mi sono addormentato e quando mi sono svegliato lei era sopra di me. Non mi sono neppure accorto che era la mia prima volta. Avevo l’ormone del tredicenne».

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