Si riapre il processo che vede coinvolta la professoressa che ha avuto un figlio dal ragazzo tredicenne a cui faceva ripetizione. Sorgono nuovi dettagli dalla deposizione dell’alunno, ormai sedicenne, che ha smentito tutta la versione fornita dalla donna in sede d’indagini. La trentaduenne è stata accusata di violenza sessuale su minori. Il primo rapporto tra i due è stato quando lui faceva ripetizioni dalla prof, aveva tredici anni. I fatti risalgono al 2017. Nel caso giudiziario è stato coinvolto anche il marito della donna, accusato di aver alterato lo stato civile per aver riconosciuto il figlio della donna e del ragazzo. La città di Prato torna quindi con gli occhi sulla vicenda, che sembra avere una trama ancora più fitta di quella raccontata nell’ultima udienza.



Prof ha un figlio da alunno tredicenne: riprende il caso a Prato

Il collegio dei giudici che sono sul caso della prof trentaduenne rimasta incinta dopo aver avuto una relazione con un ragazzo a cui faceva ripetizioni hanno voluto riaprire il caso. Qualcosa non torna e le versioni fornite dai testimoni e dagli imputati non combaciano. Il punto chiave è l’età del ragazzo. Secondo la prof, accusata di violenza sessuale su minore, lui aveva 14 anni quando sono accaduti i fatti. Il ragazzo, richiamato dal collegio, ha testimoniato in tribunale sostenendo di esser stato 13enne quella prima volta in cui si sono avuti i rapporti. Si attende ora la perizia psichiatrica per capire effettivamente se la testimonianza del giovane, ora 16enne, corrisponde al vero. Tutto ciò cambierebbe le carte in tavola, perché se il rapporto dovesse essere avvenuto quando lui aveva 13 anni, la condanna sarebbe più grave di quella attribuita in primo grado.

Leggi anche

Pierina Paganelli, figlio Giuliano: "Non diamo colpe, aspettiamo la verità"/ "Crediamo negli investigatori"Claudio Sterpin: "Sebastiano? L'unico interessato a morte di Liliana Resinovich"/ "Senza di lei era povero"