Nuovi aggiornamenti sul caso della prof di Prato, la 31enne accusata di violenza sessuale. L’operatrice sociosanitaria, che ha fatto sesso ed ha avuto un figlio con un 15enne, si è vista respingere la richiesta di revoca degli arresti domiciliari dal Tribunale del Riesame di Firenze. Secondo quanto riportano i colleghi di Agi, i giudici hanno confermato nuovamente la misura, respingendo la richiesta presentata dagli avvocati che curano gli interessi della donna: nonostante la 31enne abbia intrapreso un percorso di cura nel corso degli ultimi tempi, il Riesame ha deciso di mantenere la misura, ora in vigore da quasi cinque mesi. E’ il terzo tentativo quello fatto dai legali della professoressa, ma non ci sarà alcun mutamento di situazione: confermato il provvedimento emesso dal gip di Prato.



PROF PRATO, RESPINTA RICHIESTA REVOCA ARRESTI DOMICILIARI

Agi evidenzia che, oltre alla prof di Prato, a giudizio c’è anche il marito: l’uomo, che ha scoperto nel corso delle indagini che il secondo figlio non è suo ma del 15enne vittima di violenza sessuale, dovrà rispondere di alterazione di stato civile. Come evidenziato dai pubblici ministeri della Procura di Prato, avrebbe riconosciuto il bimbo pur sapendo che non fosse suo ma del giovane a cui la compagna dava ripetizioni. Dopo il rinvio di inizio luglio, il processo a carico della donna avrà il via il prossimo 23 settembre 2019: «Sono già state calendarizzate tutte le udienze, due ottobre e due a novembre», la spiegazione del difensore della coppia Mattia Alfano ai microfoni dell’Ansa. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime settimane su uno dei casi che ha monopolizzato l’attenzione pubblica negli ultimi mesi.

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