Siamo ormai agli sgoccioli e il professor Andrea Maggi, così come tutti gli studenti di quest’anno, affronteranno questa sera gli ultimi step de Il Collegio 4. Ad un passo dall’esame finale, per il docente di italiano ci sarà l’occasione giusta per condividere con i ragazzi l’appello ai giovani che Sandro Pertini ha fatto nell’83, come discorso di fine anno e in qualità di Presidente della Repubblica. Una decisione importante per Maggi, che sceglierà così di festeggiare il termine della trasmissione, in perfetta linea con la fine dell’anno scolastico ’82/’83. “Li esorto ad andare avanti, a continuare per la loro strada, a cercare nella scuola tutte le cognizioni necessarie ad ascoltare i loro docenti, per adornare la loro mente di cognizioni utili, che serviranno loro nel domani a svolgere un’attività nel nostro Paese”, ha detto in particolare Pertini in quell’occasione, rivolgendosi direttamente alle generazioni più fresche del Bel Paese. All’interno del suo appello è presente inoltre un paragrafo che diventerà subito famoso e che viene ricordato ancora oggi: “Io vorrei che teneste presente un ammonimento di un pensatore francese. […] Dico al mio avversario: io combatto la tua idea, che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi, sino al prezzo della mia vita, perchè tu, la tua idea, la possa esprimere sempre, liberamente”. Non è la prima volta tra l’altro che Pertini entra in qualche modo a far parte della vita dei collegiali di quest’edizione. In una delle prime puntate, il Preside ha infatti dato a Giulio Maggio come punizione il compito di ricopiare trenta volte una sua frase sul tema onestà.
Professor Andrea Maggi, Il Collegio 4: amante della poesia e…
Amante della poesia in ogni forma, il prof Andrea Maggi ha deciso di coinvolgere i ragazzi in questa forma d’arte nella puntata de Il Collegio 4 della settimana scorsa. “La forma di espressione più elevata che l’uomo abbia mai inventato, deriva dal verbo più semplice, pratico e concreto. Il mistero della poesia è tutto qui. Chi lo capisce diventa più umano degli altri”, scrive in un lungo post sui social. La foto scelta per sottolineare il proprio pensiero riguarda al momento attorno al fuoco che gli studenti hanno vissuto durante la gita scolastica, dove hanno potuto condividere la poesia realizzata proprio su richiesta del docente. Clicca qui per leggere il post di Andrea Maggi. Raggiunti i 400 mila follower, il professore si è concesso anche uno spazio per rispondere tramite Storie a qualsiasi domanda del suo fandom. Spiccano fra tutte “A che cosa serve la letteratura”, a cui Maggi ha risposto con un laconico “A non vivere come le capre”, e la richiesta di un’altra persona: “Fate tornare Claudia”. “No”, risponde in modo deciso il prof, specificando però subito dopo il suo significato: “tornare è transitivo”. L’ironia di Maggi però non si ferma qua. Qualcuno per esempio chiede: “Ma i collegiali facevano la c@cc@ o gli era proibito anche quello?”. “Eravamo oltremodo permissivi”, risponde Maggi, “Permettevamo, per esempio, di respirare”.