Un professore è stato licenziato per aver mostrato delle immagini di Maometto. È successo in Minnesota, precisamente nella Hamline University, dove l’insegnante ha deciso di mostrare delle immagini, appartenenti all’arte islamica, del Profeta Maometto. E per lui è scatta l’accusa di blasfemia con l’immediato licenziamento. Il caso è stato analizzato dal quotidiano tedesco Die Welt, che ha appreso come le immagini scelte dal docente non fossero affatto caricaturali (come quelle pubblicate su Charlie Hebdo che scatenarono tanta indignazione e il massacro della redazione del giornale satirico) e neanche offensive.
Il professore licenziato aveva scelto di mostrare ai suoi studenti un’opera risalente al XIV secolo che ritrae Maometto mentre riceve la rivelazione dell’arcangelo Gabriele, realizzata dall’artista persiano Raschid al-Din. La seconda immagine finita nella bufera, questa volta risalente al XVI secolo, è un’illustrazione da un resoconto della vita di Maometto e lo raffigura con velo e aureola ed è stato dipinto dall’artista ottomano Mustafa Ibn-Wali. Il docente intendeva dimostrare attraverso queste opere d’arte che le immagini di Maometto non sono affatto proibite nell’Islam. E invece gli sono valse pesanti accuse di blasfemia e sono state addirittura paragonate a una bestemmia.
Professore licenziato per opere d’arte raffiguranti Maometto: “Università ascolta Islam più estremo”
Professore licenziato per aver mostrato alcune opere d’arte raffiguranti Maometto, la notizia è stata diffusa dal giornale studentesco The Oracle, che spiega come l’intento del docente fosse dimostrare che non esiste una “cultura islamica monolitica” e che non sempre le immagini di Maometto fossero proibite. Alcuni degli studenti musulmani presenti, però, non hanno accolto con favore questa iniziativa e hanno espresso il proprio sdegno con l’Università. A quel punto, la direzione è stata convocata ed è stata presa la decisione di non rinnovare il contratto del professore, di cui non è stato fatto il nome e non è neanche stato indicato il sesso.
Amna Khalid, professoressa di storia sentita dal quotidiano Die Welt, ha definito la decisione dell’Università del Minnesota come un triplice insulto: come accademica, storica e musulmana. Khalid ha infatti fatto notare come l’arte islamica del XIV secolo sia stata ricca di raffigurazioni di Maometto e che cedere allo sdegno di questi studenti equivalga ad accogliere le posizioni dell’Islam più conservatore ed estremo. Per il momento, il Die Welt segnala che l’Università non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni né chiarimenti su questa vicenda.