Professori non vaccinati, rischio beffa graduatoria

Nuovi problemi per i professori non vaccinati, che nel precedente anno scolastico sono stati sospesi in quanto non vaccinati contro il Covid. Come riporta La Verità, se non possono dimostrare la continuità didattica, essendo stati sospesi a causa della mancata vaccinazione, rischiano di non avere il punteggio sufficiente nella graduatoria interna di ciascun istituto e dunque di perdere il posto di lavoro o di essere spostati altrove.



Si parla dell’elenco dei docenti soprannumerari, ossia del personale con contratto a tempo indeterminato che non insegna più di 18 ore a settimana poiché è diminuito il numero di alunni rispetto all’anno precedente. Scendono gli studenti e dunque anche i docenti e questo accade in base alla graduatoria compilata dal dirigente scolastico considerando i titoli accademici, l’anzianità di servizio e le esigenze familiari. La graduatoria terrà in considerazione anche dell’anzianità di servizio, che include il “punteggio di continuità”, assegnato se il docente ha prestato servizio per almeno 180 giorni.



Il periodo di sospensione non è considerato per l’aggiornamento in graduatoria

I professori non vaccinati, sospesi lo scorso anno per mancanza di Green Pass, rischiano ora di venire spostati o di perdere il posto di lavoro a causa del mancato “punteggio di continuità”, che non hanno poiché non hanno prestato servizio per almeno 180 giorni. La sospensione, perché non hanno adempiuto all’obbligo vaccinale imposto dal 15 dicembre 2021 al 15 giugno 2022, non ha permesso loro di lavorare per almeno sei mesi.

Come riportato lo scorso maggio da Docenti.it, gli insegnanti reitegrati dallo scorso maggio sono tornati a scuola ma non in cattedra: hanno dovuto infatti occuparsi di altro per i primi mesi. “Potranno utilizzare il punteggio spettante dalle ore di lavoro svolto, in quanto considerato a tutti gli effetti regolare e retribuito” si leggeva proprio sul portale che si occupa di educazione scolastica. Il periodo di sospensione, durante il quale i docenti erano sospesi e non retribuiti, “non può essere considerato per l’aggiornamento in graduatoria”.