Dietro all’allontanamento e al successivo ritorno di Sam Altman, CEO di Open AI, potrebbe esserci una lettera inviata da alcuni ricercatori al consiglio di amministrazione dell’azienda nota per lo sviluppo di ChatGPT. Il tema principale, come riportato da Adnkronos, sarebbe il Progetto Q*. Gli autori, in particolare, avrebbero espresso preoccupazione nei confronti di un avanzamento di quest’ultimo, che avrebbe potuto rappresentare “una minaccia per l’umanità”.
La missiva fino a questo momento non era stata resa nota. Poi Mira Murati, un dirigente esecutivo di Open AI, ha menzionato il Progetto Q* ai dipendenti, rivelandone il contenuto. È emerso dalle indiscrezioni che il discusso avanzamento nello sviluppo dell’AI potrebbe portare quest’ultima ad essere in grado di “pensare e prendere decisioni come un essere umano”. Un aspetto piuttosto pericoloso, soprattutto se lo strumento dovesse essere male utilizzato. Ma non è tutto. Pare, infatti, che ci sia anche un’altra lettera, scritta questa volta da ex dipendenti, che lamentavano i metodi di lavoro di Sam Altman, definendo la sua leadership “disonesta” e “manipolativa”.
“Progetto Q* minaccia umanità”, la lettera dei ricercatori a Open AI: cosa è successo
Le lettere inviate dai ricercatori e dagli ex dipendenti tuttavia non sembrano avere realmente convinto i vertici di Open AI nella loro interezza a cambiare linea, tanto che il CEO Sam Altman è stato richiamato a ricoprire e il suo ruolo e pare che andrà avanti col Progetto Q*. Il ritorno, tuttavia, è stato possibile anche grazie all’intervento di Satya Nadella, CEO di Microsoft, che ha annunciato che l’imprenditore e informatico si unirà all’azienda per guidare un nuovo team di innovazione proprio sul tema dell’intelligenza artificiale.
Le prese di posizione in questione tuttavia hanno creato non poche spaccature all’interno della società che deve il suo successo soprattutto allo sviluppo di ChatGPT. Con il rientro di Sam Altman, infatti, alcuni dei fondatori dell’azienda, tra cui Illya Sutskever, Helen Toner e Tasha McCauley, hanno deciso di abbandonare la causa.