Grazie a “Star Bottle” tutti potranno inviare messaggi nello spazio profondo. Come si legge sul Corriere della Sera il progetto, tutto italiano, è stato presentato in quel di Roma, in Senato, prima idea di comunicazione spaziale accessibile a tutti. Gli ideatori lo definiscono un progetto in grado di rendere democratica la comunicazione verso lo spazio profondo in quanto tutti potranno appunto inviare dei messaggi multimediali, quindi dei testi, delle immagini, ma anche audio e video.



“Lo scopo di questo progetto è avvicinare sempre più l’uomo allo spazio – le parole di Domenico Zambarelli, editore e responsabile di Star Bottle, come si legge sul Corriere della Sera -. Mandare messaggi nello spazio finora non era alla portata di tutti ma adesso ogni cittadino può essere attore con un proprio messaggio”. I messaggi verranno inviati verso la nostra galassia dove potrebbero essere recepiti da qualcuno potenzialmente presente sui 9 miliardi di pianeti che ci circondano, ma occhio a quello che si comunica.



PROGETTO STAR BOTTLE: “LA COMUNICAZIONE DEVE ESSERE ETICA”

“Da questo punto di vista Star Bottle – precisa ancora Zambarelli – vuole diventare un portatore di responsabilità sociale perché i messaggi che invieremo saranno una parte di noi stessi, di quello che siamo”. Si sta quindi pensando ad una piattaforma software per evitare di mandare messaggi violenti o negativi, e si sta anche elaborando un codice etico che garantisca questi aspetti.

L’invio dei messaggi sarà a pagamento di modo da finanziare le ricerche, e ci saranno quattro fasce di prezzo, a partire da 14,5 euro per quelli con solo testo: “con gli introiti daremo delle borse di studio a quei giovani che vorranno affrontare e studiare il problema di individuare le forme migliori per la comunicazione spaziale. Queste borse saranno aperte a giovani provenienti da tutto il mondo perché Star Bottle è un progetto italiano ma aperto a tutti”.



PROGETTO STAR BOTTLE: “COSÌ LO SPAZIO SARÀ PIÙ VICINO AI CITTADINI”

Con Star Bottle, quindi, si potrà “portare lo spazio più vicino ai cittadini”, un impegno scentifico ma anche tecnico che permetterà di avere un rapporto più intimo con ciò che ci circonda. Si tratta quindi di un progetto che ha anche lo scopo di rispondere ad una delle grandi domande da tempo inevase: siamo soli nell’universo? Star Bottle è nato in collaborazione con l’operatore europeo di telecomunicazioni M3Sat e Telespazio, società del gruppo Leonardo.

Quest’ultima ha messo a disposizione un’antenna presso il centro spaziale che si trova vicino a L’Aquila, considerato il primo teleporto al mondo per usi civili. Il Mimit ha inoltre assegnato a Star Bottle la frequenza specifica di 2115 MHZ attraverso cui verranno incanalati i messaggi per lo spazio profondo. La prima trasmissione è prevista il 10 agosto 2024 in occasione dell’evento Stars Night: «Dall’Italia e dal pianeta Terra un messaggio di pace», questo il messaggio che varrà mandato, sperando che qualcuno risponderà.