In principio erano 10, poi divennero 20, adesso sono saliti a 26 i punti del programma che il MoVimento 5 Stelle ritiene prioritari per formare un governo con il Pd. Sono stati proprio i grillini, questa mattina, a mettere online la “bozza di lavoro che il presidente del Consiglio sta integrando e definendo” che prende il titolo di “linee di indirizzo programmatico per la formazione del nuovo governo”. Il primo dei 26 punti è incentrato sulla Manovra, dove dovrà essere “perseguita una politica economica espansiva” e allo stesso tempo essere neutralizzata l’Iva. Il secondo punto riguarda il capitolo del lavoro, dove trova spazio il discorso sull’istituzione di un “salario minimo”. Il punto 3 e il punto 4 riguardano la necessità di investire sui giovani per arginare la fuga dei cervelli e sulle politiche sociali a sostegno della persona con particolare attenzione alle esigenze delle famiglie con disabili. Il quinto punto di stampo ambientalista cita il “Green New Deal” auspicato da Zingaretti, mentre il sesto si concentra sul dissesto idrogeologico del Paese con la necessità di intervenire più rapidamente nella ricostruzione delle aree terremotate. Settimo punto dedicato agli investimenti nella ricerca, ottavo a quello in infrastrutture.
PROGRAMMA GOVERNO PD-M5S: SUI MIGRANTI…
La lista dei 26 punti programmatici oggetto del confronto tra Pd e MoVimento 5 Stelle prosegue con il tema numero 9: “Con la nuova Commissione occorrerà rilanciare investimenti e margini di flessibilità per rafforzare la coesione sociale, promuovendo modifiche necessarie a superare l’eccessiva rigidità dei vincoli europei in materia di politiche di bilancio pubblico. Occorrono regole orientate anche alla crescita non solo alla stabilità. Abbiamo bisogno di un’Europa più solidale, più inclusiva, soprattutto più vicina ai cittadini”. Decimo punto dedicato alla riduzione del numero dei parlamentari, ma con richiamo ad “un percorso per incrementare le garanzie costituzionali, di rappresentanza democratica, assicurando il pluralismo politico e territoriale” che sembra preannunciare il varo di una nuova legge elettorale. Il punto numero 11 chiama promette una legge sul conflitto d’interessi, il numero 12 invece si propone di riformare la giustizia. Punto numero 13 che tocca contrasto alle mafie e all’evasione fiscale, il 14 fa tornare di moda la spending review. Il punto 15 è tra quelli che merita maggiori approfondimenti investendo il tema dell’immigrazione e – importante – anche quello dell’integrazione. Punto 16 che promette un piano di investimenti per il Sud.
PROGRAMMA PD-M5S: “REVISIONE” CONCESSIONI AUTOSTRADALI
Gli ultimi 10 punti del programma Pd-M5s parlano di “autonomia differenziata giusta e cooperativa, che salvaguardi il principio di coesione nazionale e di solidarietà”. Il punto numero 18 sostiene che sia “necessario porre in essere politiche per la tutela dei risparmiatori e del risparmio. Il 19esimo tema parla di tutela di “beni comuni, come la scuola, l’acqua pubblica, la sanità” e precisa:”Anche le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per questo che occorre avviare la revisione delle concessioni autostradali”. Sottolineiamo: “revisione”, non revoca. Ventesimo punto che verte sulla “cittadinanza digitale va riconosciuta a ogni cittadino italiano sin dalla nascita, riconoscendo – tra i diritti della persona – anche il diritto di accesso alla rete”. Il punto 21 promette l’innovazione e la digitalizzazione della P.A, mentre il 22 mette al centro il tema dell’equità fiscale e annuncia l’introduzione della web tax per le multinazionali del settore. Il 23esimo punto promette la valorizzazione e la tutela delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Il 24esimo parla di promozione del turismo attraverso il patrimonio artistico e culturale della Penisola, tema collegato al 25esimo punto, incentrato sull’export del made in Italy. Il 26esimo e ultimo punto riguarda a sorpresa la Capitale:”Il Governo dovrà collaborare per rendere Roma una capitale sempre più attraente per i visitatori e sempre più vivibile e sostenibile per i residenti.”