Un horror a dir poco sanguinoso, con una trama piuttosto semplice ma un’azione ammaliante. Project Wolf Hunting di Kim Hong-seon conferma l’ottimo stato di salute del cinema sudcoreano, tra i più vitali degli ultimi anni. L’opera è ora disponibile in DVD e tutti i digital stores con Blue Swan entertainment: un’ottima occasione da non lasciarsi scappare.
SINOSSI – Quando gli sforzi per estradare dalle Filippine alla Corea del Sud un gruppo di famigerati detenuti tra cui lo spietato erede di un impero criminale sembrano vanificati da un attentato mortale all’aeroporto, le autorità coreane requisiscono il mercantile Frontier Wolf per il loro prossimo trasferimento. La nave, viene affidata alla sorveglianza armata di un gruppo di uomini armati della polizia coreana. Tutto sembra filare liscio quando un tentativo di fuga e una ribellione dei prigionieri libera una presenza inquietante nella stiva, qualcosa che non era stato dichiarato tra la merce trasportata dal mercantile e che si rivela ben più pericoloso e letale dei criminali, iniziando a dare la caccia indistintamente a prigionieri e membri dell’equipaggio.
Già noto per il giallo The Chase e per il thriller Metamorphosis, Kim Hong-seon ha compiuto il salto di qualità con Project Wolf Hunting. Come anticipato, la trama è scarna e non c’è un grande lavoro sui personaggi, ma è l’abbondante violenza l’attrazione principale. L’atmosfera retrò anni Novanta funziona perfettamente, tra violenza esasperata e colate di sangue. Un dato significativo su tutti: sono state utilizzate 2,5 tonnellate di sangue finto. Forse è un po’ troppo lungo, ma ne vale la pena. Inoltre, il finale lascia la porta spalancata a un sequel. Infine, menzione necessaria per i protagonisti: da Gwi-hwa Choi a Park Ho-San, interpretazioni di spessore.
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