Si accenderà questa sera alle ore 18,00 a Yereven la sfida tra Armenia e Italia, match della fase a gironi per le qualificazioni degli Europei 2020 e sulla carta pare una trasferta abbastanza semplice per i ragazzi del ct Mancini. Di fronte infatti i nostri beniamini risultano superiori agli avversari, pur guidati dal volto nuovo dellaRoma Mkhitaryan: Belotti o Immobile centravanti. Per presentare Armenia-Italia abbiamo sentito Francesco Graziani: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Come vede questa trasferta in Armenia? Non credo che debbano esserci particolari problemi per un’Italia nettamente favorita.

Che pericoli potrebbe darci l’Armenia? No non ne vedo, da un punto di vista tecnico l’Armenia è nettamente inferiore e potremmo avere ragione dell’Armenia nell’ambito di quest’incontro.



Crede che in Finlandia invece l’impegno degli azzurri sia più difficile? No secondo me la Finlandia è scesa molto da un punto di vista tecnico. Anche la trasferta a Tampere non avrà particolari difficoltà. Del resto non possiamo che ringraziare il sorteggio che non ci ha dato particolari problemi e ci permette di affrontare avversari sicuramente non impossibili.

Che Italia vedremo a Yerevan? Una buona Italia, un’Italia che potrà e dovrà svolgere un incontro d’attacco.

Verratti punto di riferimento della nazionale di Mancini? Credo che lui possa essere il punto di riferimento dell’Italia, degli azzurri di Mancini.



Belotti o Immobile unica punta per l’Italia? Vedremo, intanto sarà Mancini a decidere che formazione mandare in campo. Poi potrebbero giocare anche tutti e due. Del resto nell’Italia ci sono tanti giocatori in grado di segnare. Basta pensare a Chiesa e a tutti i calciatori in grado di tradurre in gol le azioni dell’Italia.

Il suo pronostico su quest’incontro. Vedo naturalmente un successo dell’Italia.

Sono passati pochi giorni dalla morte di Scirea un ricordo di questo grande campione. Un ricordo bellissimo di un grande giocatore, di uno dei più grandi interpreti del calcio mondiale. Un vero professionista, ma anche una persona esemplare. Con lui ho vinto il Mondiale, ho avuto la fortuna di incontrarlo spesso nei derby col Torino e ne ho sempre apprezzato le grandi qualità tecniche e umane.

Un esempio per tutti anche per questo calcio moderno, per questo mondo, Gaetano Scirea. Sì Gaetano è stato e resterà per sempre un esempio per tutti. Ha avuto sempre un comportamento esemplare, era proprio speciale, proprio una persona dolce. Ora sarà in cielo che ci guarderà dall’alto…

 

(Franco Vittadini)