Prenderà il via domani il Giro d’Italia 2019: la 102^ edizione della corsa rosa partirà quest’anno da Bologna, una partenza inedita ma ricca di spettacolo. Saranno 21 le tappe da Bologna fino al gran finale che quest’anno sarà previsto a Verona con la cronometro: è stato organizzato un percorso molto affascinante e adatto ai corridori completi, perché le salite non mancheranno, ma ci sono pure ben tre cronometro. Ecco perché alla vigilia della partenza ufficiale del Giro d’Italia 2019 i riflettori sono tutti per Tom Doumolin e Vincenzo Nibali, ma attenzione a nomi come quelli di Primoz Roglic e Simon Yates, senza dimenticare altri protagonisti come gli specialisti della volata, ad esmpio il nostro Elia Viviani, protagonista della Tirreno Adriatico 2019. Il grande assente quindi sarà il campione in carica Chris Froome, oltre ad Egal Bernal che ha dato forfait per la frattura alla clavicola solo pochi giorni fa. Ma al di là delle assenze si preannuncia un Giro molto interessante e spettacolare. Per presentare il Giro d’Italia 2019 abbiamo sentito Gianni Bugno, vincitore nel 1990: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Come vede questa edizione del Giro d’Italia? Vedo un Giro aperto, un Giro molto interessante che potrebbe vedere tanti protagonisti della corsa rosa.

Una lotta tra Dumoulin e Nibali? Direi proprio di sì, dovrebbero essere proprio Nibali e Dumoulin i favoriti del Giro.

Quali saranno gli altri favoriti? Vedo molto bene Roglic che potrebbe fare anche lui un grande Giro, vincere la corsa rosa.



Chi sarà il re dei velocisti? Viviani avrà tutte le possibilità di dimostrare tutto il suo valore, il suo talento, per essere poi il velocista migliore.

Come vede gli altri corridori italiani? Molto bene, del resto hanno anche dimostrato nelle classiche del Nord di andare molto forte e potranno veramente dire la loro fino in fondo…

Primo arrivo in salita solo alla 13^ tappa: cosa dirà la prima parte della corsa rosa? Al di là di questo, non è detto che la prima parte della corsa rosa non sia importante. Se è vero che il Giro d’Italia si decide sempre nella parte finale della sua corsa è anche vero che nelle fasi iniziali di questa competizione possono esserci tappe di grande importanza, di grande valore.



Dove si deciderà il Giro? Ovviamente come dicevo prima è sempre la parte conclusiva del Giro quella che decide l’esito finale di questa corsa.

Quanto conteranno le tre cronometro nell’economia del Giro? Conteranno come tutte le tappe del Giro, da quelle in salita che avranno una valenza particolare a tutte le altre che avranno un’incidenza molto importante in questa corsa.

Qual è la tappa di montagna che attende di più? Se è vero che ogni tappa conterà molto, mi attendo molto da quella di Ponte di Legno.

La tappa dell’Aquila a dieci anni dal terremoto avrà un significato particolare… E’ così, la tappa dell’Aquila avrà veramente un grande significato. Ricordare il terremoto dell’Aquila a dieci anni da questo avvenimento sarà un omaggio a questa città colpita da una tragedia così triste.

L’inizio a Bologna e il finale a Verona per due città da sempre legate al ciclismo… Bologna e Verona, come l’Emilia e il Veneto sono città e regioni molto legate al ciclismo. Il fatto che siano state scelte per l’inizio e la conclusione del Giro confermano questa cosa, con Verona che spesso poi ha ospitato la tappa finale della corsa rosa.

Fabio Aru non ci sarà purtroppo: potrà tornare grande? Aru sta vivendo un momento difficile, sfortunato. La speranza e l’augurio è che possa tornare ad alti livelli e possa dimostrare di nuovo tutto il suo talento!

Chi vincerà il Giro? Chi arriverà primo (ride, ndr). Non è facile indovinare in ogni caso il pronostico finale. Al di là di questo dovrebbe essere uno dei tre quattro favoriti della vigilia. Magari Nibali potrebbe regalarci un’altra sua impresa, una di quelle che hanno reso eccezionale la sua carriera….

 

(Franco Vittadini)