Quest’oggi l’Italia della ct Milena Bertolini scende in campo contro la Giamaica, come secondo match del girone in questi appassionanti Mondiali di calcio femminile 2019 in Francia. L’attesa intorno alle azzurre è grande e lo è ancor di più dopo l’ottimo esordio condotto contro l’Australia solo pochi giorni fa: l’Italia ha infatti trovato la vittoria in rimonta sul 2-1 grazie anche alle magie di Barbara Bonansea. La sfida di quest’oggi con la Giamaica non si annuncia certo meno avvincente benché le caraibiche vengano dal KO con il Brasile nel primo turno. In ogni caso le azzurre paiono più che pronte a regalarci un nuovo successo. Per presentare Italia Giamaica abbiamo sentito Sara Di Filippo, allenatrice dell’Hellas Verona: eccola in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Italia alla grande con l’Australia: l’ha sorpresa l’esordio delle azzurre? Diciamo innanzitutto che quando partecipi a un Mondiale incontri squadre tra le big del calcio mondiale, alcune di ottimo livello anche come l’Australia, una formazione molto accreditata che poteva mettere in difficoltà l’Italia con la sua fisicità, il suo dinamismo. L’Italia ha saputo contrapporsi nel modo ideale e ha sconfitto l’Australia, direi meritatamente, conquistando una vittoria veramente importante.



Qual è la forza della Nazionale? Il gruppo, proprio il gruppo, la forza di una squadra che ha avuto tanti motivazioni, l’orgoglio di disputare un grande incontro. Tecnicamente e tatticamente l’Italia è molto forte, se poi si aggiunge proprio la consistenza di un undici come quello azzurro che ha giocato sempre fino in fondo questo match, si comprende perchè abbiamo sconfitto l’Australia.

Come vede la partita con la Giamaica? Potrebbe esserci qualche calo di concentrazione delle azzurre? La Giamaica è inferiore sulla carta all’Australia e l’Italia non dovrebbe avere problemi per chiudere così il discorso qualificazione. Non credo poi che l’Italia possa sottovalutare l’avversaria e possa avere cali di concentrazione che possono essere pericolosi in questo caso.



Prevede qualche cambio di formazione o Bertolini confermerà le stesse 11? Non posso conoscere lo stato delle azzurre, solo Milena Bertolini può saperlo e scegliere chi mandare in campo.

Come potrebbe metterci in difficoltà la formazione caraibica? La Giamaica potrebbe metterci in difficoltà con la velocità, provando ad attaccarci alto, facendo tanto pressing. Noi dovremo contrapporci con la nostra tecnica, anche superiore a una nazionale come la stessa Australia, giocando con la palla a terra, col nostro fraseggio sempre di grande qualità, puntando sulle verticalizzazioni. Saranno queste le cose su cui dovremo puntare contro la Giamaica.

Dove potrà arrivare l’Italia? La prima cosa è fare un passo alla volta. Intanto cominciamo proprio a battere la Giamaica per garantirci la qualificazione, poi vedremo…

Lei ha passato importante da giocatrice, anche in Nazionale, e ora è allenatrice delll’Hellas Verona. Come è cambiato il calcio femminile in questi anni? E’ cambiato veramente tanto, c’è stato l’ingresso dei club professionistici che hanno dato una grande spinta a tutto il movimento del calcio femminile. L’interesse è veramente lievitato, basta vedere l’attenzione che c’è attorno a questi Mondiali in Francia già da tempo.

Cosa pensa della risonanza mediatica di questi Mondiali? Ottima: giornali, tv come Sky e Rai trasmettono le partite dei Mondiali e dell’Italia, tutte le altre televisioni sono interessate a questa competizione. La Gazzetta dedica la prima pagina alla Nazionale, il grande seguito televisivo del pubblico… le partite dell’Italia sono un successo di ascolti, il calcio femminile sta avendo un grande interesse. A questo punto ci potrebbe essere veramente un grande aumento di praticanti e anche nel calcio femminile, attraverso le vittorie della Nazionale, ci si potrà avvicinare ad altre nazioni tradizionalmente più importanti.

Il Mondiale è l’evento mediatico dell’anno? Si, è un grande evento, ma già i Mondiali di calcio femminile in Canada 2015 avevano avuto tanto effetto mediatico. Ora il fatto che il Mondiale si svolga in Francia aumenta ulteriormente questo effetto mediatico. E’ importante anche per l’Italia che è qui presente con la nostra nazionale e sta scoprendo fino in fondo questo sport.

Per Sara Di Filippo che stagione è stata con l’Hellas? Diciamo che con l’Hellas quest’anno abbiamo raggiunto l’obiettivo che volevamo. Abbiamo avuto una stagione con alti e bassi, ma disputata in tranquillità, abbiamo lanciato tante ragazze giovani, sono veramente contenta del lavoro che abbiamo fatto.

C’è qualche giocatrice che potrebbe finire in Nazionale in futuro? Ci sono sei nostre giocatrici del 1999, 2000, 2001 che sono state convocate nell’Under 19. In futuro potrebbero entrare a far parte della Nazionale maggiore.

Merito suo? Merito di tutte le ragazze, di tutto lo staff che ha contribuito a questi risultati. Abbiamo avuto un’ottima stagione qui a Verona, con l’Hellas che in campo maschile che è stato promosso in serie A e noi che abbiamo disputato un buon campionato. Anche il pubblico televisivo ha molto seguito le partite dell’Hellas femminile con un buon indice di gradimento attraverso Sky.

Qual è il sogno invece di Sara Di Filippo? Difficile dare una risposta, magari proprio quello di continuare a fare questo lavoro, magari confrontandomi, imparando da qualche altro allenatore sia in campo maschile che femminile. Ho il sogno anche di fare un’esperienza all’estero anche se certo allenare la nazionale sarebbe veramente bello.

Dove vorrebbe andare? In qualche paese al vertice in questo sport, magari in Inghilterra anche per imparare la lingua, negli stessi Stati Uniti che sono il paese più importante per il calcio femminile. Qui il numero di praticanti è superiore quello del calcio maschile. Allenare lì sarebbe veramente bello, come provare a mettere la mia competenza, la mia professionalità in qualche nazione di grande tradizione in questo sport!

 

(Franco Vittadini)