Pronostico Italia Spagna, Rossi: il possesso palla spagnolo lo soffriamo
Una partita per sognare: questa sera alle ore 20.45 a San Siro si accenderà l’incontro tra Italia e Spagna, valido per le semifinali della Nations league. In palio il biglietto che vale la finale di questa magnifica competizione per la UEFA, dove ovviamente la nazionale di Mancini, già campionessa del continente, spera di regalarci l’ennesima emozione. L’attesa è grandissima: gli azzurri hanno dalla loro lo storico e un trend di risultati eccezionali (siamo arrivato al record di 37 sfide da imbattuti), ma gli iberici sono formazione ostica e nei 90 minuti davvero potrebbe succedere di tutto. Che a Mancini riesca il bis continentale tra Europei e Nations League? Solo il campo ce lo dirà. Per presentare Italia Spagna, semifinale di Nations league, abbiamo sentito Delio Rossi: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Pronostico Italia Spagna: che partita sarà? Una partita non molto importante per una manifestazione come è la Nations League, una competizione non densa di significato in un calcio in cui si gioca veramente troppo…
A centrocampo potrebbero avere una maglia Pellegrini e Locatelli? Potrebbe essere, potrebbero giocare anche entrando durante la partita, in fondo le sostituzioni sono cinque e potrebbero far parte di quest’incontro.
Senza Immobile Mancini punterà su Kean o Raspadori, oppure su un falso 9 come Chiesa o Bernardeschi? Kean è ancora acerbo, Raspadori è molto intrigante. Chiesa sinceramente non lo vedo come falso 9 più Bernardeschi che può giocare come mezzapunta.
La difesa come al solito forza dell’Italia, ma non è ora di trovare alternative a Bonucci e Chiellini… Credo che intanto Mancini ci stia già pensando, stia facendo le sue valutazioni. Chiellini e Bonucci in ogni senso sono dei difensori molto forti, l’Italia deve ancora conquistare il pass per i Mondiali e sono giocatori che ci saranno utili.
Spagna un po’ in difficoltà nel suo girone mondiale con la Svezia: pensa che manchi di ricambi giusti la squadra di Luis Enrique? E’ questione di generazioni, non sempre si possono avere i grandi calciatori nella propria nazionale come i Luis Enrique, i Iniesta. La Spagna sta passando un periodo di questo tipo in cui non è ai vertici perchè non ha giocatori forti come un tempo.
Luis Enrique ha convocato Gavi, 17 anni: giusto lanciare giovani anche senza esperienza nei club? Perchè no quando un giocatore è giovane è giusto provarlo, farlo giocare. Alla fine conta la qualità e in questo senso Luis Enrique ha fatto bene a convocare Gavi.
Le Furie Rosse potrebbero metterci in difficoltà come agli Europei col possesso palla e il falso 9: come Mancini potrebbe ovviare? Non è questione di falso 9 è il tipo di calcio che ha fatto sempre la Spagna e ci ha messo in difficoltà anche all’Europeo col possesso palla.
Ha quindi senso una manifestazione come la Nations League secondo lei? C’è stato l’Europeo un mese e mezzo fa, ora c’è la Nations League, una manifestazione non molto importante, diciamo senza molto senso che toglie spazio al campionato. Speriamo naturalmente che vinca l’Italia ma il successo dell’Europeo è ben di altro valore!
Si parla anche di disputare i Mondiali ogni due anni, forse troppe competizioni nel calcio… E’ così, quando sarebbero gli Europei, bisognerebbe ripensare tutta la programmazione calcistica, ridurre anche i campionati. Forse si sta veramente esagerando…
(Franco Vittadini – Claudio Franceschini)