PRONOSTICO MILAN JUVENTUS: LA PREVISIONE DI DINO ZOFF

Milan Juventus di oggi, 6 gennaio, sarà una sfida scudetto o solo un incontro importante di questo finale del girone di andata? Certo la classica del nostro campionato vede il Milan ancora imbattuto e sempre primo con 37 punti grazie anche al 2-0 di Benevento, con un Gigio Donnarumma superlativo. La Juventus invece ha “solo” 27 punti ma una partita da recuperare col Napoli e sembra essersi ritrovata col 4-1 inflitto all’Udinese. Si presenterà però a San Siro senza Morata e potrebbe dunque essere veramente l’occasione per ritrovare Paulo Dybala. In
ogni caso un incontro tutto da vedere: Milan Juventus resta sempre una partita capace di regalare grandi emozioni. Per presentarla abbiamo sentito una leggenda del calcio italiano e della Juventus, Dino Zoff, in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Milan Juventus che partita sarà? Una partita in cui si dovrebbe capire la misura sia del Milan sia della Juventus.

Theo Hernandez sarà l’uomo in più del Milan? Hernandez è forte, ma in effetti tutti i giocatori del Milan stanno giocando bene.

Pioli potrebbe tentare la carta Hauge? Queste sono decisioni che spettano all’allenatore, è lui che decide chi mandare in campo.



La sfida Pioli-Pirlo potrebbe decidere la partita? La sfida delle panchine è sempre importante, ma poi contano i giocatori che vanno in campo, il loro valore, la loro qualità tecnica. Sono loro che decidono l’esito degli incontri.

Rivedremo un grande Dybala? Dybala a poco a poco sta migliorando, sta crescendo, credo che prima o poi lo rivedremo a grandi livelli.

Che cosa pensa di Cuadrado? E’ un ottimo giocatore che riesce a dare un grande contributo alla Juventus. Un giocatore molto valido.

Il suo pronostico su Milan Juventus? La Juventus sta tornando forte e sta migliorando. Credo quindi che potremo vedere l’esatta misura di queste due squadre in questa sfida.



C’è un Milan Juventus che ricorda particolarmente? Un Milan Juventus in cui persi la mia imbattibilità che era di 903 minuti. Ci pensò Rivera che mise a segno due rigori. (Franco Vittadini)