PRONOSTICO MILAN ROMA: LA PRESENTAZIONE DELLA PARTITA DI MARIO IELPO IN ESCLUSIVA
Un quarto di finale tutto italiano in Europa League questa sera a San Siro alle 21, Milan Roma sancirà la prima volta che le due squadre si affrontano in Europa. La squadra rossonera e quella giallorossa stanno attraversando un grande momento di forma, confermato nell’ultima giornata di campionato: il Milan viene dal successo 3-0 col Lecce, la Roma ha vinto 1-0 il derby con la Lazio. La Roma con l’arrivo di De Rossi ha trovato l’equilibrio giusto con una serie di risultati di grande livello. Un quarto di finale quindi molto incerto almeno sulla carta: per il pronostico su Milan Roma abbiamo sentito Mario Ielpo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Nel suo pronostico su Milan Roma, che partita sarà? Una partita da giocare con le due squadre in forma, di più il Milan e la squadra rossonera favorita a San Siro.
Milan più d’attacco? E’ normale che a San Siro il Milan vorrà giocare più d’attacco, cercherà di fare la partita.
Le incursioni sulla fascia di Theo Hernanez potrebbero fare la differenza? Theo Hernandez con Leao è il giocatore più forte del Milan in fase offensiva, capace di dare sempre quella spinta importante per la formazione rossonera.
Che Roma si aspetta a Milano? Una Roma attendista, pronta più ad aspettare il Milan, a scegliere questa tattica di gioco. La Roma con l’arrivo di De Rossi ha trovato il giusto equilibrio e ha fatto una serie di risultati di grande valore.
Dybala che incidenza avrà sulla partita? Dybala è giocatore fondamentale per la Roma e si vede specialmente quando non gioca. Forte nelle sue giocate, nei calci d’angolo, nei gol spesso decisivi che fa per la Roma.
Come vede la sfida delle panchine tra Pioli e De Rossi? Sono due signori del calcio, Pioli che conosciamo tutti e De Rossi che stiamo apprezzando e che ha anche il merito di rispettare sempre l’ambiente e gli avversari. Una cosa non da poco.
Il suo pronostico su Milan Roma? Equilibrato sia Milan che Roma hanno la possibilità di passare il turno. (Franco Vittadini)