PRONOSTICO TOUR DE FRANCE 2021, BUGNO: IL NOSTRO CICLISMO MANCA DI RICAMBI

Potrebbe essere ancora un duello tutto sloveno tra Tadej Pogacar e Primoz Roglic a infiammare il Tour de France 2021, edizione numero 108 del Tour che partirà oggi da Brest e finirà il 18 luglio come il solito a Parigi. Ventuno tappe in cui si rivedrà anche il Mont Ventoux, che mancava dal 2016. Prima le Alpi, poi i Pirenei con il Tourmalet salita simbolo, due cronometro nella quinta e nella penultima tappa.



Oltre a Pogacar e Roglic, attenzione alla Ineos che ha quattro potenziali capitani. La sfida altrettanto affascinante dei velocisti e dei cacciatori di tappe vedrà sulla ribalta Caleb Ewan, Arnaud Demare, Peter Sagan, Michael Matthews, naturalmente Mathieu Van Der Poel, Wout Van Aert e Julian Alaphilippe e speriamo il nostro Sonny Colbrelli, in una sparuta pattuglia italiana al Tour de France 2021 purtroppo di solo nove unità. Per presentare l’edizione 2021 del Tour abbiamo sentito Gianni Bugno in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come giudica questo Tour de France 2021, meno duro del solito come molti pensano? Meno duro direi di no perché le salite e le difficoltà ci sono sempre. E poi sono i corridori che fanno le corse!

Quanto potrebbero influire le due cronometro? Non sono così lunghe come quelle che facevamo un tempo noi, ma sono sempre di 30 chilometri ognuna e questo alla fine dovrebbe influire. Potrebbero essere distacchi rilevanti, soprattutto per gli scalatori.

Cosa si aspetta invece dalle salite? Le salite sono tutte importanti, contano tutte, hanno tutte un loro valore.

Sarà un duello Roglic-Pogacar per il successo finale? Sì, dovrebbe essere un duello tra Roglic e Pogacar, un duello ancora tutto sloveno per la vittoria del Tour de France 2021.



Quali saranno i loro avversari più pericolosi? I corridori della Ineos, che potrebbero lottare come loro per il successo finale. Le sorprese poi si vedranno durante lo svolgimento del Tour.

Solo nove gli italiani, cosa ne pensa? Il nostro ciclismo manca di ricambi. Se si considera poi che Damiano Caruso, che è arrivato secondo al Giro, ha 34 anni… Quanto ad Aru, bisognerebbe chiedere a chi lo segue assiduamente per capire come mai un corridore che a inizio carriera andava forte e vinceva nei grandi giri, adesso sta passando un periodo veramente negativo.

Chi sarà il re dei velocisti al Tour de France 2021? Dico Caleb Ewan, punto meno su Sagan sicuramente.

Cosa vuol dire il Tour de France per il ciclismo? Il Tour è seguito tantissimo, richiama tanti spettatori e garantisce sempre tanto spettacolo. La leggenda del ciclismo, come il Giro… (Franco Vittadini)