Il Propeller Island City Lodge, uno degli hotel più stravaganti e probabilmente di tendenza non solo di Berlino ma dell’intera Europa: è una struttura che si trova nel cuore della capitale tedesca a vantare, nello spirito tipicamente libero e orientato anche a un target giovanile, il titolo di albergo che riesce a unire una proposta di camere decisamente eccentrica per i suoi ospiti a una voluta ricerca del design e che prende il suo nome da “Propeller Island”, il romanzo a metà tra l’avventura e la fantascienza scritto da Jules Verne nel 1895 e che nell’edizione italiana fu intitolato altrettanto suggestivamente “L’isola a elica”. Il Propeller Island City Lodge sorge nel famoso quartiere Schoeneberg, nella zona ovest di Berlino, che non a caso ospita boutique alla moda, una miriade di café, luoghi curiosi e in cui trova ospitalità anche una delle più nutrite comunità gay. Ma cosa propone questo hotel con le sue 32 camere decisamente trendy e ognuna delle quali, al pari dei romanzi di Verne, fa riferimento a un mondo tutto suo?
LO STRAVAGANTE PROPELLER ISLAND CITY LODGE
Il Propeller Island City Lodge, come ha detto qualcuno, può essere considerato non solamente un semplice hotel “à la mode” nei pressi della U-Bahn di Adenauer Platz ma una sorta di opera d’arte in cui soggiornare, tra echi ai mondi immaginari e fantastici di Jules Verne ma anche dove i riferimenti a determinate epoche storiche, stili o scenari surreali convivono l’uno accanto all’altro. Infatti questa esclusiva struttura nel quartiere Schoeneberg fu voluta e realizzata a suo tempo da Lars Stroschen, artista tedesco che utilizzò la stessa struttura prima come set per degli shooting fotografici e successivamente, a partire dal 2005, aggiunse alle originarie quattro camere (restaurate e arredate secondo diversi gusti artistici) delle altre stanze tematiche per diventare così una struttura ricettiva a tutti gli effetti. Non a caso si può definire il Propeller Island City Lodge come un museo che permette di dormirvi dentro: tra richiami alle avanguardie, giochi di luce, cromatismi a volte molto forti e che per qualcuno possono essere anche il classico “pugno nell’occhio” e accostamenti arditi, questo hotel è un vero e proprio caleidoscopio che, nonostante questa sfrenata eterogeneità stilistica, ha il merito di riuscire ad accontentare praticamente quasi tutti.
LE ECCENTRICHE CAMERE DELL’HOTEL-MUSEO
Ma in cosa consistono queste stravaganti camere alla stregua di opere d’arte che il Propeller Island City Lodge propone ai suoi ospiti? Tra quelle che colpiscono di più l’immaginazione e che vengono sovente fotografate c’è sicuramente quella ricoperta di specchi e con un letto tondo, un’esperienza davvero curiosa anche se non raggiunge quella della stanza in cui sembra di essere proprio all’interno di un caleidoscopio e dell’altra “upside-down” in cui i letti sono letteralmente attaccati al soffitto e ci si deve arrampicare, senza dimenticare la “Castle Room” che fu una delle prime ideate da Stroschen. Accanto a queste vi sono anche delle vere e proprie provocazioni come la camera in cui pende sulla nostra testa una inquietante ghigliottina: e sempre a proposito di macabro, il selfie è d’uopo nella camera in cui si dorme in delle bare di colore bianco (cercando di evitare la frusta battuta sul fatto che garantisca un “riposo eterno”…). Ma quanto costa dormire una notte nel Propeller Island City Lodge? Le tariffe non sono propriamente economiche ma, nel tipico spirito berlinese, nemmeno così esose dato che si parte dai 70 per arrivare fino ai 120 euro per pernottare.