La proroga Rottamazione Quater in merito alla quinta rata è stata rinviata ufficialmente al 15 settembre 2024. La notizia è giunta ufficialmente e direttamente con un comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Chi vuol approfittare di pagare i debiti con la Rottamazione Quater può farlo avendo più tempo: fino al 20 settembre 2024 se si sfruttano i cinque giorni di tolleranza post scadenza (al 15 settembre). Finalmente adesso sono arrivati i termini previsti dal Decreto Legge.



Proroga Rottamazione Quater: ecco i termini del Dlgs

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato la proroga Rottamazione Quater in merito alle:

Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale”.



Grazie ad un nota del documento stilato dal MEF:

Recepisce le condizioni e gran parte delle osservazioni formulate dalle competenti Commissioni del Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati.

Dall’altro aspetto Giancarlo Giorgetti (a capo del Ministero) ha spiegato che con altissima probabilità non sarà prevista la riapertura dei termini per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali:

Si precisa che non sono allo studio misure volte a riaprire i termini della Rottamazione quater ovvero ad estenderne l’ambito di applicazione al 2023 contrariamente a quanto apparso su alcuni organi di stampa.



I motivi della proroga

Il motivo legato alla proroga della quinta rata della rottamazione quater è meramente economico. Nella relazione generale dello Stato 2023 si legge come i proventi siano stati superiori alle attese, con un ricavo di 6,8 miliardi di euro ma un buco di 5,4 miliardi di euro.

Un gettito fiscale significativo e che a detta del Governo la proroga potrebbe ridurre il gap per contenere il buco finanziario. Sempre secondo la relazione i contribuenti inadempienti sarebbero circa il 30% del totale.

Coloro che non adempiono al pagamento dell’ultima rata delle cartelle esattoriali subiranno il decadimento della misura, con conseguenze economiche molto impattanti (e annesse sanzioni pesanti da dover pagare).