Verrà discussa in Parlamento la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2020, prosegue il dibattito tra Governo e opposizioni. «Si protrarrà, è una cosa di cui si occuperà l’esecutivo», il commento del presidente della Camera Roberto Fico sul tema, mentre è molto più decisa la presa di posizione di Vittorio Sgarbi. Il parlamentare di Forza Italia non ha utilizzato mezzi termini ai microfoni di Radio Radio: «Prorogano lo stato di emergenza il giorno in cui il Parlamento non è convocato, era prevedibile. La cosa bizzarra è che in Europa siamo il terzo Paese per morti nonostante le misure di questo Governo di m*rda. Noi che abbiamo una minore emergenza, siamo in uno stato di emergenza. Questo dà la misura della cogli*naggine assoluta di questi deficienti. L’Europa doveva avere una condizione uniforme di misure, non perché siamo Paesi vicini ma perché abbiamo un unico Governo europeo». (Aggiornamento di MB)



PROROGA STATO DI EMERGENZA: LE REAZIONI

Il governo proporrà la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio, come ha fatto sapere stamane il presidente del consiglio, Conte. “Da quanto ho capito, si protrarrà”, le parole del numero uno della Camera, Roberto Fico in merito alla possibile proroga dello stato di emergenza di altri tre mesi e mezzo: “È una cosa – ha aggiunto – di cui si occuperà il Governo”. Favorevole ovviamente il Movimento 5 Stelle, come ha fatto chiaramente capire Rossella Accoto, capogruppo M5s in Commissione bilancio: “Una proposta necessaria per fronteggiare l’insorgenza di nuovi focolai in tutto il Paese”. Di tutt’altro tenore invece le dichiarazioni dell’Opposizione, con Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato in forza a Fratelli d’Italia, che tuona: “E’ solo un tentativo di autoreferenzialità del governo, per continuare a gestire da solo la situazione”. Così infine Annamaria Bernini, storica esponente di Forza Italia: “A cosa serve questa proroga se il governo ripete ogni giorno che la situazione Covid in Italia è sotto controllo, tanto che non ritiene nemmeno utile attivare il Mes per rafforzare il sistema sanitario nazionale?”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PROROGA STATO DI EMERGENZA CORONAVIRUS/ CONTE: “PROPORREMO FINO AL 31 GENNAIO”

Il Governo chiederà la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021: dopo le voci delle ultime ore, è arrivata la conferma del premier Giuseppe Conte. L’accordo è arrivato nel corso dei Consiglio dei Ministri in programma ieri: un mese in più rispetto alle ipotesi circolate negli ultimi tempi. Queste le parole del giurista a margine della visita all’Istituto comprensivo “Francesco Gesuè” a San Felice a Cancello: «Ieri in Consiglio dei ministri abbiamo fatto un aggiornamento all’informativa sul punto, c’è stata una discussione e abbiamo convenuto che allo stato della situazione, che continua ad essere critica per quanto la curva del contagio sia sotto controllo, richiede la massima attenzione da parte dello Stato e delle sue articolazioni. Quindi abbiamo convenuto che andremo in Parlamento a proporre la proroga dello stato di emergenza, ragionevolmente fino alla fine di gennaio 2021».



PROROGA STATO DI EMERGENZA, PROPOSTA FINO AL 31 GENNAIO 2020

La richiesta di proroga dello stato di emergenza coronavirus è arrivata dagli esperti del Comitato tecnico scientifico, proposta accolta di buon grado dall’esecutivo giallorosso. Già negli scorsi giorni il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva aperto all’ipotesi di proroga e questa mattina ha evidenziato: «Sulla proroga dello stato di emergenza discuteremo in Parlamento molto presto com’è giusto che sia, io sarò in Aula all’inizio della settimana. Personalmente, io sono sempre per la massima prudenza ed ho sempre mantenuto questa impostazione, ma penso che sia giusto che ne discuta il Parlamento e che se ne discuta nel governo, perché si fa in questo modo in una grande democrazia», le sue parole a margine della visita allo stabilimento Sanofi di Anagni. Per il momento non sono arrivati commenti da parte dell’opposizione, che già negli scorsi giorni si era esposta sul tema. «Se ci sono motivi fondati, li portino in Parlamento e noi agiremo di conseguenza», le parole di Matteo Salvini a Mezz’ora in più.