Protesi al seno per fini estetici vietate ai minori di 18 anni. Il Ministero della Salute è intervenuto a chiarire con una circolare,  le regole, che i professionisti medici dovranno seguire prima di effettuare questo tipo di intervento. Andranno infatti segnalate le generalità anagrafiche delle pazienti, comunicando obbligatoriamente tutti dati ai registri regionali. Queste norme, che fanno parte di una legge più ampia del 2012, non sono sempre rispettate, in particolare, come segnala il documento, si sta verificando un pericoloso trend, in crescita che vede sempre più coinvolte ragazze minorenni che si sottopongono a questo tipo di operazioni di medicina estetica con il solo scopo di avere un nuovo seno.



La maggior parte delle volte questo avviene non solo con il consenso dei genitori ma anche come regalo di compleanno. Pertanto l’appello pubblico è stato soprattutto rivolto alle famiglie, per cercare di debellare questa moda che può avere anche effetti devastanti e gravi conseguenze per la salute. Soprattutto a causa della crescente presenza di personaggi che non hanno le autorizzazioni per la chirurgia estetica, ma offrono impianti a basso prezzo e soprattutto senza verificare l’età.



Protesi al seno, divieto di interventi estetici sotto i 18 anni. La circolare del Ministero

La protesi al seno estetica è attualmente vietata dalla legge italiana per le minorenni. Tuttavia, è un trend in pericolosa crescita quello di ragazze sempre più giovano che decidono, in comune accordo con i genitori di rifarsi il seno pur non avendo raggiunto i 18 anni. Il Ministero nella circolare che, fa appello alle famiglie per cercare di invertire questa tendenza, coglie anche l’occasione per ribadire quali sono le sanzioni e le pene previste per i medici chirurghi che decidono lo stesso di effettuare l’intervento.



Si rischia fino a 20mila euro di multa e la sospensione dall’esercizio della professione fino a 3 mesi. Tutti i dati relativi all’anagrafica delle pazienti andranno obbligatoriamente inviati ai registri sanitari delle Regioni entro tre giorni dall’operazione. Chi noj rispetta le tempistiche è soggetto ad una sanzione da 500 a 5000 euro. Restano comunque possibili tutti gli interventi di protesi al seno per fini medici e per correggere malformazioni genetiche certificate da specialisti in cliniche convenzionate con il Ssn o in pubblici ospedali.