Nel mentre che continua la protesta degli agricoltori a Bruxelles, arriva direttamente dalla Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, una prima resa, almeno per quanto riguarda una vecchia proposta di ridurre nelle serre l’uso dei pesticidi.

Lo scopo era quello di prevenire i potenziali rischi associati all’uso dei prodotti fitosanitari chimici, che avrebbero potuto arrecare danni alla salute dell’uomo e all’ambiente. Proposta che però non è stata ben vista dagli agricoltori, e neanche dal Consiglio, che la stessa Ursula Von der Leyen “condanna”.



Protesta agricoltori Bruxelles: cosa prevede la prima resa?

A fronte della protesta degli agricoltori a Bruxelles, la presidente Von der Leyen nonostante abbia espresso il suo dissenso su quanto costretta a ritirare, ha comunicato la sua resa nonostante tutti i dubbi sul caso:

«La Commissione ha proposto la legge sull’uso sostenibile dei pesticidi, con l’obiettivo degno di ridurre i rischi dei prodotti fitosanitari chimici. Ma la proposta è diventata un simbolo di polarizzazione. È stata respinta dal Parlamento europeo. Non ci sono più progressi neanche nel Consiglio. Ecco perchè proporrò al Collegio di ritirarla. Naturalmente, l’argomento rimane e per andare avanti è necessario più dialogo e un approccio diverso. E su questa base, la Commissione farà una nuova proposta molto più matura con il coinvolgimento delle parti interessate».



Anche se le proteste degli agricoltori siano valide, c’è ancora qualcosa da dover migliorare sulla comunicazione costruttiva tra le parti. Tuttavia, Ursula Von der Leyen dimostra anche solidarietà dei lavoratori coltivatori, tanto da sostenerli ad erogare degli incentivi economici qualora ne avessero bisogno:

«Gli agricoltori hanno bisogno di un’argomentazione commerciale valida per le misure di miglioramento della natura, e forse noi non l’abbiamo fatta in modo convincente. Di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi».