GUERRIGLIA URBANA NEL QUARTIERE UE A BRUXELLES: LA PROTESTA DEI TRATTORI INVADE LA CITTÀ

È difficile non parlare di guerriglia urbana quando si vedono le immagini e i video in arrivo da Bruxelles questa mattina con la nuova protesta dei trattori: a margine del Consiglio dei Ministri Ue sul tema agricoltura, con tutti i responsabili della Politica agricola dei 27 Paesi membri, pochi metri fuori dai palazzi del potere si scatenano roghi di copertoni, file di trattori incolonnate, agricoltori che tentano di forzare i posti di blocco. La Capitale del Belgio (e dell’Europa) messa insomma a ferro e fuoco per via di circa 900 trattori giunti da ogni parte del Vecchio Continente.



Se però la protesta dei trattori in Italia abbiamo imparato a conoscerla per i modi civili e tutto sommato non rissosi, quanto avviene con gli agricoltori di mezza Europa è tutt’altro che un manifestare pacifico: in piena protesta contro le politiche del Green Deal Ue (in particolare con la Politica Agricola Comune-PAC), gli allevatori hanno bloccato rue de la Loi in direzione dell’Europa Building dove è in corso la riunione dei Ministri dell’Agricoltura. Petardi esplosi, tentate forzature dei posti di blocco e copertoni dei trattori bruciati in mezzo alla strada: la situazione resta molto tesa tanto che le autorità hanno di fatto blindato l’intero quartiere Ue per impedire l’arrivo di altri mezzi pesanti degli agricoltori.



PERCHÈ PROTESTANO I TRATTORI E COSA SI DISCUTE OGGI NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI UE DELL’AGRICOLTURA

Oltre ai roghi delle gomme dei trattori ad un certo punto la polizia è entrata in funzione con gli idranti per allontanare la folla di agricoltori diretta verso le strutture politiche dell’Unione Europea: al momento, alcuni trattori si sono diretti davanti al Parlamento Europeo (oggi però la sessione è spostata a Strasburgo, ndr) dove già manifestava in maniera civile la Coldiretti, sempre contro la PAC impostata dalla Commissione Ue a guida Von der Leyen. «Comprendiamo le ragioni della protesta ma condanniamo l’uso della violenza», è il messaggio recapitato dalla Presidenza Ue dopo le scene di guerriglia vista oggi a Bruxelles.



La protesta arriva nel giorno del Consiglio dei Ministri Ue dell’agricoltura, con la discussione sula PAC che non trova ancora una piena condivisione da tutti i Paesi europei: «Sulle politiche agricole comunitarie abbiamo fatto ai 27 Stati membri una richiesta mirata a raccogliere tutti i suggerimenti per avere miglioramenti, semplificazione, flessibilità, flessibilizzazione. Abbiamo ricevuto 500 proposte. Le analizzeremo: le abbiamo trasmesse alla Commissione e speriamo che le risposte ottenute saranno sufficienti», ha spiegato stamane la presidenza belga di turno dell’Ue David Clarinval. Di certo, però, conclude il ministro per l’Agricoltura del Belgio, «l’aggressività non è un buon modo di negoziare. Capiamo la rabbia degli agricoltori, capiamo anche qualcuno sia in una situazione difficile, ma l’aggressività non è mai stata fonte di soluzioni. Il negoziato è il modo migliore». Questo pomeriggio poi, dopo le prime discussioni in Consiglio, la presidenza di turno Ue e la Commissione Europea incontreranno sempre a Bruxelles i giovani agricoltori.

COSA PROPONE L’ITALIA SULLA PAC: PARLANO LOLLOBRIGIDA E LA COLDIRETTI

Per il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in Consiglio oggi verrà presentato un documento del Governo Italiano dal titolo “L’Agricoltura, la Pac e la sovranità alimentare europea.Riconnettere cibo e società”: all’ANSA spiega che l’intento è quello di puntare al «rafforzamento della dotazione di risorse della Politica agricola Ue perché l’attuale budget si è dimostrato non sufficiente a garantire il necessario equilibrio tra sostenibilità economica e ambientale». Secondo Lollobrigida, «dobbiamo puntare sul sostegno e la tutela del reddito degli agricoltori, il rafforzamento della sovranità alimentare europea e la direttiva Ue contro le pratiche sleali». Il documento è importante anche alla luce del Consiglio dei Capi di Stato e di Governo di marzo per il quale, Giorgia Meloni, ha chiesto e ottenuto che all’ordine del giorno «ci sia anche una discussione sui temi dell’agricoltura. L’Italia ragiona da protagonista. Il settore agricolo e di produzione è il nostro biglietto da visita principale», conclude il Ministro.

«Siamo a Bruxelles con oltre 3mila agricoltori di Coldiretti per chiedere risposte concrete», ha spiegato già ieri il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando come la protesta pacifica degli agricoltori coinvolte altri Paesi Ue come Spagna, Portogallo, Belgio. La proposta italiana, appoggiata da altri Stati, è quella di semplificare la PAC da subito «aumentando il tetto degli aiuti di stato, autorizzare una moratoria dei debiti delle imprese agricole e rimuovere vincoli ambientali che diminuiscono la produzione di cibo in Europa e favoriscono le importazioni da altri continenti». In conclusione Prandini sottolinea come «non è questa l’Europa che vogliamo, serve un cambio di passo urgente. I tempi della burocrazia europea non sono quelli delle imprese. Continueremo a presidiare Bruxelles a lungo, perché qui si decide il futuro del settore».