Le proteste di un migliaio di migranti sul molo di Lampedusa sono scaturiti in scontri con la Polizia questo pomeriggio. La situazione, come riportato da Quotidiano Nazionale, è degenerata in virtù delle molte persone che sono in attesa di essere trasferite negli hotspot. In 700 sono saliti sul traghetto di linea che sta viaggiando verso Porto Empedocle, mentre per molti altri si aspetta di trovare una sistemazione. La situazione è complessa, dato che in totale i clandestini sull’isola sono 7 mila.



Il Molo Favaloro è pieno e i disordini non sono pochi. Alcuni migranti si sono buttati in acqua, mentre altri si spingono a vicenda tra loro per potere avere la precedenza nel salire sui pullman che li porteranno altrove. La Polizia è stata costretta alla carica dopo che qualcuno ha anche sfondato il cordone di sicurezza della zona. La situazione è complessa, dato che in totale i clandestini sull’isola sono 7 mila. La speranza è quella di trasferirne 5 mila nelle prossime 48 ore, ma le operazioni non sono semplici.

Proteste dei migranti al molo di Lampedusa: chiedono trasferimento in hotspot. La situazione

A lanciare l’allarme dopo le proteste dei migranti al molo di Lampedusa è stato il sindaco Filippo Mannino. “È la sconfitta dell’Europa, di un sistema che lavora sempre in emergenza e non mette mai in atto delle reali e vere politiche migratorie. Qui siamo tutti stanchi e provati sia fisicamente che psicologicamente, la situazione sta diventando ingestibile e insostenibile. Sul molo adesso sono un migliaio circa, la gente si accalca per salire sul bus della Croce Rossa. Sono immagini che fanno male”, ha affermato.

Il primo cittadino chiede l’aiuto delle istituzioni, ma fino ad ora non c’è stata risposta. “Quello che addolora è vedere che, mentre l’Italia cerca di far fronte a questa umanità che chiede aiuto, l’Europa chiude tutto. Sulla richiesta di convocare un Cdm non ho avuto nessun riscontro. In queste ore ho avuto solo qualche interlocuzione con i componenti della struttura di emergenza del ministero dell’Interno. Qualcuno si faccia sentire, qui c’è bisogno di personale, di ambulanze. Faccio un appello anche alla Protezione civile: intervenga per aiutarci”, ha concluso.