Arrivano aggiornamenti purtroppo drammatici dalla Francia: a seguito delle feroci proteste scoppiate ormai una settimana fa, un giovane vigile del fuoco è morto. Come riferito TgCom24.it la vittima aveva solo 24 anni, e stava cercando di spegnere un incendio in quel di Saint-Denis causato da alcuni scontri avvenuti dopo l’uccisione a Nanterre del 17enne Nahel. A confermare la notizia è stato Gerald Darmanin, ministro francese dell’interno, che attraverso via Twitter ha spiegato: “Morto un giovane pompiere. Mentre combatteva contro l’incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo a Saint-Denis, un giovane caporale-capo dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto, nonostante le cure rapidissime dei suoi compagni di squadra”.
Intanto nella giornata di ieri sono stati 157 gli arresti, un numero alto ma comunque ben inferiore rispetto a quello degli scorsi giorni. Inoltre si sono verificati 352 incendi e 297 veicoli hanno preso fuoco oltre a 34 edifici che sono stati dati alle fiamme. Attaccata anche una stazione della polizia nonché una caserma della gendarmeria. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PROTESTE IN FRANCIA, ALTRA NOTTE DI SCONTRI: 78 ARRESTI. SI TEME EFFETTO CONTAGIO ANCHE IN ITALIA
Proseguono le proteste in Francia, gli scontri in tutta la nazione a seguito dell’uccisione da parte di un poliziotto del 17enne Nahel. Proprio la nonna di quest’ultimo è uscita allo scoperto nelle scorse ore appellandosi affinchè le violenze possano finire. “Voglio che tutto questo finisca ovunque – le parole della signora riportate dai colleghi di TgCom24.it – alle persone che stanno rompendo le cose, dico di fermarsi. Non distruggete le scuole o gli autobus”, sottolineando poi che gli autori di gesti violenti “stanno usando Nahel come pretesto”.
E ancora: “Sono stanca, mia figlia non ha più una vita”, specificando di non avercela con la polizia in generale ma solo con il poliziotto che ha ucciso il suo nipote: “Fortunatamente i poliziotti bravi ci sono, io ho fiducia nella giustizia”. Ma in Francia al momento l’appello della nonna del 17enne è rimasto inascoltato e anche la notte passata ha registrato scontri, distruzioni e fermi, con più di 3.000 arresti da inizio proteste, di cui 78 nelle ultime 24 ore. Ed ora si teme che le proteste in Francia possano allargarsi anche alle nazioni vicine, con una sorta di effetto “contagio”.
PROTESTE IN FRANCIA, LA SOLIDARIETÀ DEGLI ANARCHICI ITALIANI
E a riguardo, sempre in base a quanto riferito da TgCom24.it, gli anarchici italiani sarebbero in agitazione. Sabato scorso, in quel di Torino in occasione di un corteo promosso dal centro sociale Gabrio contro i Cpr e le politiche sull’immigrazione, sono stati urlati slogano in favore dei “compagni che stanno manifestando in Francia”, oltre a venire esposto lo striscione “La polizia uccide, vendetta per Nahel”.
Inoltre su uno dei siti di riferimento degli antagonisti è apparso un editoriale in cui si legge che “gli omicidi a sangue freddo di giovani ragazzi delle banlieue, come Nahel, la punta di diamante di un sistema consolidato di dominio – seppure ad intensità diverse – che ci sembra avere le stesse radici e gli stessi dispositivi quotidiani dei sobborghi di Ferguson, delle banlieue parigine come Nanterre e le periferie delle metropoli italiane. La polizia occidentale, così come il carcere, sembra stiano assumendo sempre di più un ruolo sostitutivo del welfare statale e in queste vesti si rivela sempre più violenta”.