Negli ultimi giorni non sono mancate in tutta Italia le numerose manifestazioni contro il Green Pass. Solo alcune delle tante in atto nel nostro Paese dall’inizio della pandemia. Da oltre 18 mesi il ministero dell’Interno continua a scrutare con grande attenzione le piazze seppur con cautela dal momento che basterebbe una mossa errata nella gestione dell’ordine pubblico per causare danni irreparabili. Prima i no-mask, poi i no-vax, ora coloro che rifiutano il Green Pass: nonostante qualche tensione tutti hanno potuto manifestare il proprio dissenso. Il Viminale, tuttavia, si dice soddisfatto poiché tutto sarebbe filato liscio nonostante la presenza di gruppi extraparlamentari di estrema destra e la loro rivalità che vede CasaPound contrapporsi a Forza Nuova.



Stando a quanto emerso, spiega La Stampa, “E’ almeno un anno che dall’estrema destra tentano di cavalcare la tigre del disagio sociale e della rabbia. Finora però hanno avuto un ruolo sempre marginale”. Ci sarebbe dunque un’ampia frangia di no vax irriducibili che si sta agitando sempre di più, anche se la gran parte dei cittadini risponde in maniera ordinata agli appelli. Lo stesso starebbe accadendo in altre parti del mondo.



PROTESTE NO-VAX, I TIMORI DEL VIMINALE

Ciò che però fa temere sempre di più il Viminale, è che come accaduto già nei mesi scorsi in occasione delle manifestazioni dei ristoratori a Roma e Firenze, vi siano infiltrazioni di gang giovanili. Era accaduto un anno fa anche a Napoli. Dal Viminale dicono: “C’è un ribellismo giovanile che non vede l’ora di venire alle mani”. Dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, il variegato mondo no-vax e no-mask punta adesso ad una grande manifestazione nazionale per mercoledì a Roma. Tentativo osservato con estrema attenzione e scetticismo al tempo stesso. Al momento gli slogan incendiari restano solo tali e i controlli della polizia si sono rivelati fortunatamente privi di reali problematiche dal momento che vi erano dietro le minacce solo alcuni leoni da tastiera. Per organizzare una manifestazione nazionale inoltre c’è dietro un lavoro complesso tra organizzazione, reti di riferimento e soldi che al momento non sarebbero stati intercettati dal Viminale.

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