Non sono dati buonissimi quelli offerti oggi dal bollettino della Protezione Civile aggiornato con tutti i report regionali al 18 giugno: +66 morti, 333 nuovi contagi e risalita anche delle terapie intensive (+5) dopo lungo tempo che invece decresceva come dato. Gli aggiornamenti odierni riportano di 238.159 persone colpite dal coronavirus da inizio pandemia, di cui 23.101 sono malati ancora attivi (-824 il decremento importante rispetto ai dati di ieri): la lista dei morti sale purtroppo ancora fino a 34.514 mentre è positivo il dato sui guariti, altri 1.089 sui 180.544 totali. Contrastanti i dati dagli ospedali: 168 ricoverati in terapia intensiva (+5), ma anche 2.867 ricoverati con sintomi (-246), 20.066 in isolamento domiciliare (-583). Infine sul contagio regionale e i numeri di malati attivi, dietro alla Lombardia – oggi in trend down con 36 morti sui 66 nazionali, +216 contagi (54 asintomatici), -325 malati attivi – con 14.647 unità, troviamo i 2.290 in Piemonte, 1.281 in Emilia-Romagna, 607 in Veneto, 438 in Toscana, 246 in Liguria, 997 nel Lazio. (agg. di Niccolò Magnani)

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I DATI DI IERI

Anche oggi, giovedì 18 giugno, verrà emesso il bollettino della Protezione civile, circa i nuovi casi di coronavirus in Italia. L’andamento dell’infezione continua ad essere molto altalenante, e se due giorni fa i dati erano decisamente positivi, nella giornata di ieri si sono rialzati. L’ultima rilevazione racconta infatti di 329 nuovi casi di positività, con l’aggiunta di 43 morti. Sia chiaro, siamo lontani anni luce dall’emergenza di marzo e aprile, e gli ospedali si stanno svuotando, ma l’attenzione resta altissima soprattutto in Lombardia, che da sola “traina” il Belpaese con ben 242 nuovi positivi, il 73% dei casi totali. Il Piemonte ne registra invece 41, mentre sono 14 i nuovi positivi in Emilia Romagna, con i dieci del Lazio. In Puglia, provincia di Bolzano, Umbria, Valle D’Aosta, Calabria, Basilicata, non si sono invece registrati infetti, e zero vittime in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

PROTEZIONE CIVILE, BOLLETTINO CORONAVIRUS, SPERANZA: “VIRUS NON E’ VINTO”

Come detto sopra, l’attenzione resta altissima, come ha fatto capire anche il ministro della Salute, Speranza, intervenendo nella serata di ieri durante la trasmissione di Rai Uno, Porta a Porta: “Grazie all’accordo sottoscritto con Germania, Francia e Olanda – le parole dell’esponente dell’esecutivo – 60 milioni di dosi del vaccino saranno distribuite già prima della fine di quest’anno, anche se è più corretto parlare di un candidato vaccino, più promettente e il primo in termini di tempo. La notizia importante è che l’Italia è tra i primissimi Paesi che potrà accedere a questa risorsa. Il virus non è vinto – ha ribadito Speranza – è ancora un nemico molto insidioso, basta vedere quello che sta succedendo a Pechino, dove hanno richiuso le scuole e hanno istituito di nuovo le zone rosse”. Ricordiamo che il nuovo bollettino sull’epidemia di coronavirus verrà emesso come al solito dopo le ore 18:00 di questa sera.

PROTEZIONE CIVILE, BOLLETTINO CORONAVIRUS DI IERI, 17 GIUGNO

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