Sono 262 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Di questi, 165 sono localizzati nella Regione Lombardia. È quanto emerge dal nuovo bollettino della Protezione civile, che aggiorna i dati relativi all’epidemia. Il totale dei positivi sale a 238.275. Quello dei morti invece a 34.610, visto che sono stati registrati altri 49 decessi rispetto a ieri. Cresce il numero dei guariti: ce ne sono 546 in più, quindi nel complesso 182.453. Di conseguenza, il numero delle persone attualmente positive al coronavirus in Italia continua a diminuire. Ce ne sono 331 in meno, quindi in totale siamo scesi a 21.212. Degli attualmente contagiati, 18.586 sono asintomatici o con pochi sintomi in isolamento domiciliare, 2.474 sono ospedalizzati mentre 152 sono ricoverati in terapia intensiva. La regione più colpita resta la Lombardia, a seguire Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Per quanto riguarda i tamponi, nelle ultime 24 ore ne sono stati effettuati 54.722, quindi dall’inizio dell’epidemia sono 4.943.825. (agg. di Silvana Palazzo)



BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: OGGI NUOVI DATI

Il bollettino coronavirus emesso nella serata di ieri dalla Protezione Civile, ha mostrato un significativo calo di contagi e vittime. Con le 251 nuove infezioni comunicate ieri, è salito a quota 238.011 il numero totale di persone che hanno contratto l’epidemia da inizio emergenza. Le vittime sono invece aumentate di 47 unità, per un totale pari a 34.561 decessi. Decrescono tutti i dati principali e decresce la regione Lombardia, dove nella giornata di ieri si è verificato il 62.5% dei contagi totali su tutto il territorio nazionale (157 in totale). Quando è passato un mese dalla riapertura dei negozi e dei ristoranti, e a due settimana dal riavvio pressoché totale del paese, l’impatto del coronavirus in Italia resta a “bassa criticità”, anche se in alcune regioni “la circolazione del virus è ancora rilevante”, fa sapere l’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità. A riguardo il direttore generale prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza ha spiegato: “La situazione epidemiologica nel Paese resta buona anche se si è registrato un lieve aumento di casi in alcune aree. Ci sono stati dei nuovi focolai che però attualmente sono sotto controllo”.



BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE, CRISANTI “DOVE SONO NUOVI INFETTI?”

L’epidemiologo Pierluigo Lopalco, a capo della task force della regione Puglia per l’emergenza coronavirus, ha invece commentato lo studio secondo cui il virus circola a Milano e Torino già da dicembre, spiegando: “”Il virus circolava tra la popolazione già a metà dello scorso dicembre: circola in maniera subdola per poi manifestarsi con un’ondata pandemica”. Dubbioso invece Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova, che si è domandato: “Ogni giorno registriamo 300 nuovi casi di contagio. Se l’Rt è 0,5 dove sono i 600 che hanno trasmesso il virus? Siccome non ci sono pazienti in ospedale che stanno male significa che c’è un gruppo notevole di persone asintomatiche o poco sintomatiche che trasmettono l’infezione”. Infine il pensiero di Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, che negli ultimi giorni è stato uno dei clinici a sostegno in un covid meno aggressivo rispetto a pochi mesi fa: “Nella fase 3 non basta più dire se c’è o non c’è il virus, ma va specificata la quantità di virus. Stiamo bloccando persone a casa per mesi che magari non sono minimamente contagiose. Dovremmo arrivare a definire un limite massimo al di sotto di cui un soggetto non è contagioso. Per farlo servono prove di laboratorio. Non possiamo refertare allo stesso modo uno che si trova nella fase prodromica e che ha una carica virale altissima e chi magari è guarito da tempo, non ha sintomi ma fatica a negativizzarsi”.



PROTEZIONE CIVILE, BOLLETTINO 19 GIUGNO