In ritardo rispetto al solito, Angelo Borrelli ha fornito in conferenza stampa i dati relativi al nuovo bollettino della Protezione civile. Rispetto a quanto vi abbiamo già indicato, c’è il dato dei ricoverati in ospedale, che sono 28.741, mentre in terapia intensiva si trovano 4.068 persone. In isolamento domiciliare perché senza sintomi o con pochi sintomi 52.572 positivi. Al suo fianco il professor Massimo Antonelli, direttore di terapia intensiva Covid al policlinico Gemelli e membro del comitato tecnico scientifico, che ha anticipato i risultati di un resoconto sui primi 1.310 assistiti in terapia intensiva: «Tre quarti avevano comorbidità come ipertensione e malattie cardiovascolari. Il 90 per cento ha subito ventilazione invasiva (intubazione tracheale), 10 per cento non invasiva. La mortalità è al 15 per cento, concentrata in una fascia di età che va dai 65 ai 90 anni».
Riguardo alla richiesta di una comunicazione univoca Borelli ha spiegato: «Sono felice di essere affiancato dagli esporti, come il professor Antonelli, che è una voce autorevole del comitato tecnico-scientifico. Chiunque può venire, auspico anche una presenza di altri rappresentanti». Invece sull’eventuale obbligatorietà delle mascherine nella fase due: «Io non le porto, cerco di rispettare le distanze. Oggi non è necessario per chi riesce a mantenere le distanze e a rispettare le indicazioni date». A proposito delle mascherine, viene affrontata la polemica dei medici: «L’altro giorno c’è stato un errore nella distribuzione. Solo ieri sono stati distribuiti 4,8 milioni di mascherine. Nei prossimi giorni ci saranno quelle in sostituzione». (agg. di Silvana Palazzo)
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BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: 766 MORTI E 2.339 CONTAGIATI
Il bollettino di oggi, venerdì 3 aprile 2020, sul coronavirus in Italia è stato diffuso dalla Protezione civile in anticipo rispetto alla conferenza stampa. Si registra dunque una crescita di 2.339 contagiati, per un totale di 85.388 casi attuali. I morti nelle ultime 24 ore sono 766, quindi il bilancio delle vittime è di 14.681 decessi. I guariti sono invece 1.480 rispetto a ieri, per un totale di 19.758. Tenendo, dunque, conto di tutti questi dati, nel complesso in Italia c’è un incremento di 4.585 casi, per un totale di 119.827. La Regione Lombardia resta quella più colpita: 26.189 positivi, 13.020 dimessi/guariti e 8.311 morti. Segue Emilia-Romagna con 12.178 positivi, 1.852 dimessi/guariti e 1.902 morti. Poi il Piemonte con 9.130 casi, 723 guariti e 1.043 morti. A seguire il Veneto che registra 8.861 positivi, 1.031 guariti e 572 vittime. Ora si attendono solo le parole del Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: BRUSAFERRO E LOCATELLI SU CONTAGI
In attesa del bollettino della Protezione civile, che verrà trasmesso tra poco in conferenza stampa, arrivano buone notizie dall’Istituto superiore di sanità (Iss) sulla diffusione del virus. Silvio Brusaferro, presidente Iss, ha confermato i dati di un rallentamento, anche se il virus continua a circolare. Invece Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), che ha spesso affiancato il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa, ha spiegato oggi che con i test sierologici per la ricerca degli anticorpi nel sangue sarà possibile avere un quadro completo dell’epidemia in Italia. Probabilmente sarà differente da regione a regione. Inoltre, Locatelli ha chiarito che «le date per la proroga piuttosto che l’allentamento delle misure di distanziamento sociale spettano solo e unicamente al decisore politico. Quindi saranno loro a dare queste indicazioni, sicuramente anche dopo un confronto con noi, all’intero Paese». Una linea sposata anche da Borrelli che ha spesso dribblato in conferenza stampa le domande sul tema. (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO CORONAVIRUS: LA DISTRIBUZIONE DEI DATI
«Si conferma il trend di nuovi casi, segnalati dai tamponi, che stanno decrescendo: i dati risentono di quasi una settimana, ma confermano questo trend», lo ha spiegato questa mattina nella conferenza stampa Iss il presidente Silvio Brusaferro, anticipando le considerazioni che emergeranno anche dal bollettino nazionale della Protezione Civile in diretta video streaming come sempre dalle ore 18 con i dati sul coronavirus enunciati dal commissario Angelo Borrelli. La curva del contagio sta frenando e non da ieri, ma questo non significa che l’emergenza Covid-19 stia per finire: «Non c’è nessuna zona dove non circoli il virus, cambia solo l’intensità. Dobbiamo mantenere ancora molto elevata la soglia e le restrizioni adottate» ha sottolineato ancora Brusaferro. I dati emersi dal bollettino Protezione Civile del 2 aprile hanno visto 3.915 morti (+760 rispetto a mercoledì), 83.049 contagiati (+2.477) di cui 4053 in terapia intensiva, 28540 ricoverati, 50456 sono in isolamento domiciliare, mentre i guariti sono stati +1431 per un totale di 18.278 guariti.
Il numero totale di malati da coronavirus dall’inizio dell’emergenza fino ad oggi conta 115.242 (+4.668 da ieri), con la distribuzione regionale che si presenta così secondo gli ultimi dati della Protezione Civile: «25.876 attualemnte contagiati in Lombardia, 11.859 in Emilia-Romagna, 8.578 in Veneto, 8.799 in Piemonte, 4.789 in Toscana, 3.555 nelle Marche, 2.660 in Liguria, 2.879 nel Lazio, 2.140 in Campania, 1.587 nella Provincia autonoma di Trento, 1.864 in Puglia, 1.294 in Friuli Venezia Giulia, 1.606 in Sicilia, 1.251 in Abruzzo, 1.160 nella Provincia autonoma di Bolzano, 885 in Umbria, 718 in Sardegna, 627 in Calabria, 556 in Valle d’Aosta, 233 in Basilicata e 133 in Molise».
BOLLETTINO CORONAVIRUS, IL PUNTO DI BORRELLI E BRUSAFERRO
In una lunga intervista a Radio Rai 1 per “Radio anch’io”, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha spiegato come al netto della diminuzione dei contagi da coronavirus le misure di contenimento potrebbero andare ben oltre il 13 aprile fissato dall’ultimo Dpcm del Governo Conte: «Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane». Per il n.1 della Protezione Civile c’è la forte necessità di avere comportamenti rigorosissimi «Il coronavirus cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze per diverso tempo».
Sul fronte epidemiologico, è lo stesso “avvertimento” dato dal Presidente Iss Brusaferro nel presentare il nuovo bollettino dell’Istituto: «Il problema è dunque l’intensità e la frequenza di circolazione del virus, che è elemento caratterizzante e che ci deve far presente come si debba mantenere elevata la soglia di attenzione e anche le raccomandazioni adottate». In merito ad una potenziale Fase 2 di ripartenza dell’Italia che prevederà la “convivenza” con il coronavirus, Borrelli ancora chiarisce i termini «convivenza con il coronavirus? A metà maggio, ma al momento non c’è alcuna certezza […] Dobbiamo vedere quando questa situazione inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2».
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— YouTrend (@you_trend) April 2, 2020