L’ultimo bollettino della Protezione Civile presentato in conferenza stampa vede i numeri rallentare leggermente, anche se il Capo della P.Civile Angelo Borrelli ha spiegato che non sono pervenuti tutti i dati dalla Regione Lombardia per un ritardo negli ultimi test svolti e dei risultati: sono 1004 i guariti in generale, 631 i morti e 8514 i casi positivi al coronavirus al giorno di oggi. A livello totale, dall’inizio dell’emergenza i casi presentati di Covid-19 sono in tutto 10149: in merito agli aumenti tra ieri e oggi, sono 280 i guariti che sono stati dimessi, purtroppo 168 i decessi divisi in 135 dalla Lombardia, 15 in Emilia Romagna, 6 in Piemonte e 3 nelle Marche. Sul fronte delle fasce di età, il bollettino odierno della Protezione Civile spiega che un 2% dei decessi è da considerarsi nella fascia dei 50-59enni, 8% nella fascia “60”, 32% fascia “70”, 45% fascia “80”, 14 fascia “90”. In merito ai contagi attuali, ad oggi sono positive 529 in più rispetto a ieri con un totale 8514 persone: 5038 ricoverati, 2599 n isolamento, terapia 877 persone, ovvero il 10% dei positivi. Sul fronte fake news, Borrelli ha spiegato al termine della conferenza stampa «circolano scenari catastrofici a firma del capo dipartimento, ebbene sono falsi, comunicazioni infondate. Vi invitiamo a informarsi bene attraverso canali ufficiali e a non dare retta alle fakenews e bufale».
SALGONO I MORTI IN LOMBARDIA
Mentre dalla Lombardia arrivano nuovi numeri inquietanti sul numero di vittime che sono aumentate rispetto al giorno prima – sono 135 solo nella regione lombarda i morti in più rispetto al 9 marzo – è attesa a minuti la conferenza stampa della Protezione Civile con il nuovo bollettino con tutti gli aggiornamenti da ogni territorio nazionale. Intervistato da TgCom 24 il virologo del Ospedale Sacco Massimo Galli ha aggiunto un dato importante che si unisce alle riflessioni che ogni giorno Borrelli e gli uomini dell’Iss spiegano ai cittadini italiani nel loro bollettino: «Uno studio pubblicato proprio oggi sottolinea che se non riusciamo a identificare almeno il 70 per cento dei contatti delle persone che sono state infettate e di conseguenza non riusciamo a isolarle per evitare che ci siano ulteriori infezioni; se non riusciamo anche a contenere in maniera corretta il periodo di convalescenza, chiamiamolo così, cioè il periodo in cui sono ancora infetti, delle persone che non necessitano di venire in ospedale ma l’infezione ce l’hanno, ci scordiamo di chiudere la storia entro tre mesi almeno». Nel frattempo è stato convocato un Consiglio dei Ministri per la giornata di domani mattina alle ore 8.30.
VERSO IL NUOVO BOLLETTINO
È diventato orma un appuntamento irrinunciabile per un Paese intero alle prese con la grave emergenza del coronavirus: la conferenza stampa della Protezione Civile alle ore 18, come ogni giorno in diretta video streaming sul canale YouTube del Dipartimento nazionale, informa l’Italia intera sui numeri di contagi, vittime, guarigioni e tutte le informazioni necessarie per capire quanto e quali provvedimenti vengono adottati per fronteggiare il Covid-19. Alla presenza degli esponenti dell’Istituto Superiore di Sanità, il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli leggerà poco dopo le ore 18 il bollettino aggiornato al 10 marzo con tutti gli aggiornamenti frutto della riunione prima con il Governo e dopo anche con tutti i Governatori delle Regioni italiane che forniscono dati in tempo reale sulla situazione a livello sanitario e di ospedalizzazione. In attesa di ricevere le novità sul bollettino odierno, particolarmente importanti oggi perché riguardano il primo giorno effettivo dopo l’entrata in vigore del nuovo Decreto 9 marzo che limita l’intera Italia a “zona arancione”, stamane la Protezione Civile ha lanciato un nuovo appello a tutti gli italiani per evitare gli inutili (e dannosi per la salute) assalti ai supermercati. «Non bisogna assaltare i supermercati, la catena alimentare e di distruzione non sarà mai interrotta e i supermercati saranno sempre riforniti» ha spiegato da Roma il vice capo della Protezione Civile Agostino Miozzo, ribadendo «l’unica grande arma che abbiamo per imitare e contenere il virus è la distanza fisica, è importante e fondamentale il distanziamento sociale, le perone devono stare lontane le une dalle altre».
CONFERENZA STAMPA PROTEZIONE CIVILE: I NUMERI DEL CORONAVIRUS
Nell’ultimo bollettino della Protezione Civile aggiornato al 9 marzo 2020 purtroppo i numeri del contagio da coronavirus sono stati ancora una volta troppo alti e in aumento rispetto al giorno precedente, il che ha convinto il Governo ad adottare misure più drastiche per tutta l’Italia e non solo per le zone più colpite dal Covid-19. Al momento dell’ultimo aggiornamento di ieri, 7.985 persone risultano positive al virus: ad oggi, in Italia sono stati 9.172 i casi totali: nel dettaglio, Angelo Borrelli nella conferenza stampa in diretta di ieri ha spiegato come attualmente positivi risultano essere 4.490 persone in Lombardia, 1.286 in Emilia-Romagna, 694 in Veneto, 337 in Piemonte, 313 nelle Marche, 206 in Toscana, 94 nel Lazio, 119 in Campania, 97 in Liguria, 89 in Friuli Venezia Giulia, 52 in Sicilia, 46 in Puglia, 33 nella Provincia autonoma di Trento, 30 in Abruzzo, 28 in Umbria, 14 in Molise, 19 in Sardegna, 15 in Valle d’Aosta, 9 in Calabria, 9 nella Provincia autonoma di Bolzano e 5 in Basilicata. In tutto sono 724 i guariti mentre le vittime sono salite a 463: quest’ultimo numero, spiega ancora la Protezione Civile, è sempre da tenere in sospeso perché «potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso». Appuntamento ora alle 18.00 in punto con il bollettino in diretta streaming nazionale della Protezione Civile: qui sotto trovate invece il video della conferenza stampa di ieri, 9 marzo 2020.