Angelo Borrelli torna in conferenza stampa e ringrazia quanti gli hanno inviato messaggi di pronta guarigione durante la sua assenza. Il capo della Protezione civile è stato infatti colpito dalla febbre. Ma passa subito al bollettino, quindi ai dati del contagio: sono 70.065 i positivi, quindi +3.651 rispetto a ieri. In terapia intensiva ci sono 3.856 pazienti. I ricoverati sono 26.676, 39.533 in isolamento domiciliare. Alto il numero dei decessi: sono 889 nelle ultime 24 ore, quindi in totale siamo a 10.023. I guariti sono 1.434, per un totale di 12.384 persone. Nel complesso i casi di Coronavirus in Italia sono 92.472 (+5.974). «Sicuramente se non fossero state adottate misure drastiche, avremmo ben altri numeri. Ci saremmo trovati in una situazione insostenibile. Non a caso le nostre misure sono un esempio per gli altri Paesi», ha precisato il capo della Protezione civile. Sollecitato sulle dichiarazioni dell’ex premier Matteo Renzi riguardo una riapertura graduale delle attività: «Deve esserci un’attenta riflessione, perché il Paese è fermo. C’è l’esigenza di assicurare un minimo di operatività, ma presto verranno prese ulteriori decisioni. Il governo adotterà le sue misure sulla base delle valutazioni che farà il comitato tecnico-scientifico».
Quando viene chiesto conto dei morti in casa e le persone decedute in ospedale, Borrelli non si sbilancia: «I numeri che diamo sono quelli che ci comunicano dalle Regioni. Riguardo al numero dei deceduti, le analisi le fa l’Iss. Noi ci rimettiamo a questi dati, sul resto non intervengo. Può esserci una persona asintomatica che passa indenne al virus senza accorgersene, ma sono eccezioni su cui si interroga la comunità scientifica. La certezza secondo me non ce l’hanno nemmeno loro». (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: +542 MORTI IN LOMBARDIA
Sta per cominciare la conferenza stampa della Protezione civile per il bollettino del 28 marzo 2020 sul Coronavirus. Intanto arrivano i dati dalla Regione Lombardia: i nuovi casi sono 2.117, per un totale di 39.415 contagiati. Cresce anche il numero di morti: sono 542 per un totale di 5.944 vittime. Questi i dati forniti dalla Reuters prima che cominciasse la conferenza stampa della Regione Lombardia col nuovo bollettino. Drammatici anche i numeri che arrivano dalla provincia di Bergamo, dove in soli venti giorni sono stati registrati oltre 600 decessi in Usa su 6.400 posti letto. Per questo i responsabili delle strutture hanno chiesto aiuto all’Ats e alla Regione: «Siamo in ginocchio anche sul versante operativo perché quasi duemila dei cinquemila operatori risultano assenti per malattia, quarantena o isolamento». Intanto l’Istituto superiore di sanità (Iss) annuncia che ci sarà «un maggior decremento di casi a fine mese». (agg. di Silvana Palazzo)
CONFERENZA PROTEZIONE CIVILE: BORRELLI TORNA A LAVORO
Dopo cinque settimane dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, l’Italia supera la Cina per numero di casi. Secondo le ultime stime della Johns Hopkins University è ferma a 81.342 casi, il nostro Paese è a quota 86.498 secondo l’ultimo bollettino della Protezione civile. A fornirli ieri è stato Domenico Arcuri, il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, intervenuto in conferenza stampa. Sono 66.414 gli attualmente positivi (+4.401), 10.950 guariti (+589), invece i decessi totali sono 9.134, con un aumento di 969 in un solo giorno. Ma su questo dato pesano i 50 del Piemonte che ieri non erano stati conteggiati giovedì. La sostanza purtroppo non cambia: sarebbe stato comunque record negativo. Nel dettaglio, si contano 26.029 ricoverati, 3.732 in terapia intensiva, 36.653 in isolamento domiciliare. Questi i numeri che andranno aggiornati oggi in conferenza stampa, trasmessa in diretta tv dai canali all-news e in streaming video sui canali social della Protezione civile, quindi su Facebook e YouTube. In conferenza stampa dovrebbe tornare il Capo Dipartimento Angelo Borrelli, visto che oggi è tornato a coordinare il Comitato dalla sede operativa del DPC. «Come ogni giorno si fa il punto della situazione e si raccolgono le richieste dal territorio», scrive il profilo Facebook della Protezione civile.
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: TERAPIE INTENSIVE AUMENTATE DEL 68%
Nella conferenza stampa di ieri il commissario Domenico Arcuri, dopo aver esplicato il bollettino della Protezione civile sul Coronavirus, ha annunciato di aver avviato e concluso un lavoro per velocizzare le modalità e i tempi di acquisizione dei materiali sanitari. «Da domani, grazie al Ministero della Difesa utilizzeremo non più solo i camion ma anche gli elicotteri per consegnare i materiali». Inoltre, verrà impegnato anche il personale militare per incrementare il numero dei lavoratori nei depositi preposti ai materiali. Un’altra novità importante riguarda le terapie intensive, che sono aumentate del 68 per cento. «Le terapie intensive in Italia sono oggi 8.984. È un risultato straordinario che il nostro sistema è riuscito a mettere in campo in un tempo così breve». L’obiettivo è di assicurare che nessun paziente resti senza assistenza. «Dobbiamo farlo nel più breve tempo possibile. Tutte le regioni verranno il più presto possibile dotate dei dispositivi che non possono acquisire autonomamente, per fare in modo che nessun paziente in grave crisi respiratoria resti senza assistenza».