Non calano i morti purtroppo, ma va registrato un consistente e drastico calo di nuovi casi rispetto alla giornata di ieri: questo dice il nuovo bollettino della Protezione Civile emesso nella conferenza stampa con il commissario capo Angelo Borrelli. I dati del 14 aprile esprimono quanto affermato ancora ieri dal Professor Rezza, ovvero che quella curva è in discesa finalmente ma con tempi non rapidi e con i decessi che purtroppo saranno l’ultimo elemento a fermarsi nell’intera filiera di evoluzione del coronavirus: 104.291 i casi attuali con +675 rispetto a ieri (aumento solo dello 0,7%), mentre sono ancora 602 i morti positivi al coronavirus sui 21067 totali dall’inizio della pandemia.
Il dato dei dimessi-guariti vede poi altri 1695 unità in aumento rispetto a Pasquetta (totali 37130, +4,8%) con 3186 ricoverati in terapia intensiva, -74 rispetto alla giornata di ieri. Sono in tutto 162.488 i contagiati al Covid-19 rispetto all’inizio della pandemia: tasso grezzo di letalità cresce al 13% mentre sui ricoverati in terapia intensiva sono il 3,1% sui casi attuali. A livello di distribuzione regionale, la Lombardia resta la più colpita con 32363 casi attuali e 241 morti rispetto alla giornata di ieri: seguono Emilia Romagna con 13770 (2705 morti), Piemonte con 13055 contagiati (1927 morti) e il Veneto con 10736 pazienti affetti dal coronavirus a fronte di 906 morti. Massimo Antonelli (Policlinico Gemelli) in conferenza stampa dopo la lettura del bollettino commenta: «numeri in terapie intensive, anche grazie alla collaborazione dei colleghi della Regione Lombardia, sono decisamente migliorati. In 4 settimane il tasso di sopravvivenza è del 65% sia in Lazio che in Lombardia che pure hanno numeri molto diversi tra loro. Le misure funzionano e le risorse riescono a far fronte».
BOLLETTINO LAZIO E VENETO
In attesa dell’imminente conferenza stampa della Protezione Civile con tutti i nuovi dati del bollettino nazionale, emergono alcune “anticipazioni” dalle Regioni più importanti che hanno già mandato gli aggiornamenti per le ore 18: la Regione Lazio tramite il consueto comunicato dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato fa sapere che nelle ultime 24 ore sono stati +143 i casi positivi al coronavirus e purtroppo anche 16 nuovi morti. Nella sola città di Roma sono 26 i nuovi contagiati e 127 in tutta la Provincia, numero preponderante rispetto a quello generale di tutto il Lazio: nelle singole province infatti i dati restano molto bassi, con 6 nuovi positivi a Viterbo, uno a Rieti e 5 a Frosinone, con zero decessi nelle ultime 24 ore. Nella Capitale invece si contano purtroppo due morti (due uomini di 92 e 75 anni) che salgono a 9 complessivi nella Provincia: «tutti con patologie preesistenti le vittime accertate, il più giovane aveva 58 anni e il più anziano 91», conclude D’Amato. Per quanto riguarda invece la Regione Veneto, stamattina il Governatore Zaia ha dato notizia del nuovo bollettino con 144 casi nuovi e 7 morti (bilancio totale 10.736 positivi e 906 vittime). (agg. di Niccolò Magnani)
I DATI DI IERI
Ci sono segnali positivi, ma il numero dei morti con coronavirus in Italia è ancora alto. Questo quanto emerso nell’ultimo bollettino della Protezione civile. La conferenza stampa di oggi sarà dunque utile per capire se qualcosa sta cambiando sensibilmente da questo punto di vista. L’appuntamento è fissato alle 18, quando la conferenza stampa verrà trasmessa in diretta tv sui canali all news e in video streaming sui canali social della Protezione civile, da Facebook a YouTube. Stando ai dati finora a disposizione, sono complessivamente 103.616 i malati di coronavirus in Italia. C’è stato dunque un incremento di 1.363 casi. Le vittime sono invece 20.465: l’aumento rispetto al giorno precedente è stato di 566 morti. Salgono anche le persone guarite: sono 35.435, 1.224 in più. Se uniamo i dati relativi ad attualmente positivi, morti e guariti, il numero totale dei contagiati è di 159.516, con un incremento di 3.153. Buone notizie arrivano dalla terapia intensiva: calo per il decimo giorno di fila. Sono 83 in meno i ricoverati, quindi 3.260. Di questi, 1.143 sono in Lombardia.
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: “NON ARRIVEREMO A CONTAGI 0”
Nella conferenza stampa di ieri dalla sede della Protezione civile c’era il professor Giovanni Rezza al fianco del capo di Dipartimento Angelo Borrelli. Nella sua analisi ha spiegato che “siamo ancora in fase uno”, non ci sono dubbi in tal senso. “I numeri diminuiscono lentamente perché si riferiscono ai contagi”, ha precisato Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e membro del Comitato tecnico-scientifico (Cts). “Quello che si vede oggi è qualcosa che in termini di contagi è attribuibile a giorni fa, questo è importante per capire bene il senso dei dati”, ha aggiunto in conferenza stampa. Inoltre, ha ribadito che l’ultimo indicatore che diminuirà sarà quello sui morti, “perché il tempo che intercorre tra contagi e decessi è il più lungo, purtroppo è l’ultimo degli indicatori che vedremo deflettere”. Per questo è importante “consolidare i dati e resistere”. E bisogna essere consapevoli del fatto che “il virus non stopperà la sua circolazione”, quindi “non arriveremo a contagi zero”.