Sale a quota 17.750 il numero dei casi attualmente positivi al coronavirus in Italia. Un aumento importante, il maggiore da quando l’epidemia è iniziata, con 2795 in più rispetto alla giornata di ieri. Questo il bollettino di oggi della Protezione Civile, ma c’è anche spazio per una dose di ottimismo: il dato dei morti, che parla di 175 nuovi decessi, è il più basso degli ultimi giorni. Un altro dato positivo è quello rappresentato dai guariti: ad oggi sono in tutto 1966, con un aumento di 527 unità rispetto a ieri. Dal via dell’epidemia, dunque, sono stati registrati finora 21.157 casi di Covid-19 in Italia, con 1441 decessi. Nel corso della conferenza stampa è stato più volte precisato come i contagi odierni siano quelli effettivamente verificatisi una-due settimane fa: per capire se le misure di contenimento e distanziamento sociale hanno prodotto i risultati sperati bisognerà attendere dunque almeno un’altra settimana/10 giorni, di fatto il periodo di incubazione del virus. (agg. di Dario D’Angelo)
PROTEZIONE CIVILE, DIRETTA CONFERENZA STAMPA: I DATI IN EMILIA-ROMAGNA
Mancano pochi minuti alla conferenza stampa della Protezione Civile con il bollettino sul coronavirus di oggi, sabato 14 marzo 2020. Nelle ultime ore sono giunti i primi dati regionali: partiamo dalla Lombardia, che registra 966 morti e 1165 casi, con un incremento di 1.865 casi. Segue il Veneto, con 55 morti e 1937 pazienti positivi: di questi, 366 ricoverati in ospedale e 119 in terapia intensiva. Pochi istanti fa è arrivato il dato dell’Emilia Romagna: come riportano i colleghi di Sky Tg 24, i casi di contagio sono saliti a 2.644. Parliamo di 381 casi in più rispetto a ieri, una crescita pari al 16%. 1.055 persone sono in isolamento domiciliare, mentre 152 sono ricoverate in terapia intensiva, 24 in più rispetto a ieri. I morti, invece, sono 40: il totale è di 24o persone Le guarigioni, infine, sono state 54, tre in più. Appuntamento tra pochi minuti per la conferenza stampa di Angelo Borrelli. (Aggiornamento di MB)
PROTEZIONE CIVILE, DIRETTA CONFERENZA STAMPA 14 MARZO
La curva epidemica non scende, ma c’è fiducia riguardo gli effetti delle misure restrittive. È quanto emerso nel consueto appuntamento di Angelo Borrelli, Capo della Protezione civile e commissario per l’emergenza Coronavirus, con i giornalisti. La conferenza stampa, trasmessa in diretta tv e video streaming, è servita per fare il punto della situazione su quella che ormai non si può più chiamare epidemia, ma pandemia. L’emergenza Coronavirus in Italia infatti continua. I numeri continuano a crescere: sono 14.955 i malati di Coronavirus in Italia, 2.116 in più rispetto a giovedì, mentre il numero complessivo dei contagiati, tra vittime e guariti, ha raggiunto quota 17.660 persone. In attesa di conoscere il nuovo bollettino della Protezione civile, fornito in collaborazione con il Ministero della Salute, dobbiamo attenerci agli ultimi dati anche per quanto riguarda le vittime: il numero dei morti è salito a 250 unità, arrivando complessivamente a 1.266. Invece i guariti sono 1.439, quindi 181 in più rispetto a giovedì.
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: ISS “VERSO PICCO”
Nella conferenza stampa dalla sede della Protezione civile Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, al fianco del commissario Angelo Borrelli ha colto l’occasione per «enfatizzare» una raccomandazione, rivolta a chi è in quarantena ed è positivo al Coronavirus. «È molto importante per chi sta in quarantena, oppure per i positivi, che il loro comportamento a casa sia molto rigoroso per evitare altri contagi nella stessa casa». Ma ha anche fatto un punto sulla mortalità, spiegando che i dati relativi si vanno approfondendo attraverso lo studio delle cartelle cliniche dei deceduti. «I pazienti morti con il Coronavirus hanno una media di oltre 80 anni, 80,3. Le donne sono solo il 25,8%. Età media dei deceduti è molto più alta degli altri positivi. Il picco di mortalità c’è tra 80-89 anni». La letalità, che è invece il numero di morti tra gli ammalati, «è più elevata tra gli over 80». Brusaferro ha lanciato anche un allarme riguardo un possibile picco di contagi nel fine settimana: «È verosimile aspettarci casi in questo weekend in parte come effetto dei comportamenti assunti lo scorso fine settimana. L’incubazione è tra 4 e 7 giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il virus ha circolato. Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia».
Qui la diretta della conferenza stampa Protezione Civile: