Cresce sensibilmente la curva dei contagi di Coronavirus in Italia. Il bollettino della Protezione civile, diffuso dal commissario straordinario Domenico Arcuri in conferenza stampa, parla chiaro: ci sono 66.414 casi, per un incremento di 4.401 positivi. Altissimo anche il numero dei morti: 969 nelle ultime 24 ore (tenendo conto anche dei dati del Piemonte che mancavano), quindi il totale è di 9.134 vittime. I guariti salgono a 10.950 grazie agli ultimi 589. Nel complesso i casi in Italia sono 86.498 (+5.959). Arcuri ha specificato che dei positivi 3.732 sono in terapia intensiva (quindi il 6%). Grazie alla Cross 75 pazienti sono stati trasferiti dalla Lombardia in altre regioni. «Purtroppo i dati che ci giungono ci dicono quanto sia vasta la crisi sanitaria che stiamo vivendo a livello mondiale. È una pandemia senza precedenti che colpisce i Paesi più forti del mondo, che progressivamente stanno adottando le stesse misure messe in campo dall’Italia», ha dichiarato il commissario straordinario in conferenza stampa.
Domenico Arcuri ha parlato anche dell’approvvigionamento di mezzi e dispositivi. «Abbiamo acquisito e continuano ad acquisire prodotti e dispositivi da Francia, Germania, Cina, Russia. Abbiamo trattative anche con altri Paesi, lontani da noi, in cui vengono realizzati questi prodotti, senza nessuna implicazione di natura politica. Questo per noi è il tempo della cooperazione e della solidarietà. Dovunque c’è la possibilità di acquisire soluzioni, lì è giusto andare». Poi ha parlato della battaglia che sta combattendo tutto il Paese: «Ma questa crisi ha un’altra caratteristica: il nostro nemico è forte e invisibili. Abbiamo tre armi: collaborazione dei cittadini, che imploriamo affinché rispettino le misure che il governo ha messo in campo; la prevenzione, per evitare che l’emergenza diventi ancora più vasta; gli operatori sanitari, che ogni giorno combattono al fronte per cercare di debellare il nemico. Ma anche l’informazione ha un ruolo: dobbiamo fare di più e fare più attenzione». (agg. di Silvana Palazzo)
CONFERENZA STAMPA PROTEZIONE CIVILE ANTICIPATA ALLE 17:30
La conferenza stampa della Protezione civile per il bollettino di oggi, venerdì 27 marzo 2020, sul Coronavirus è stata anticipata. Lo ha annunciato il Dipartimento attraverso un tweet: «Anticipiamo alle ore 17.30 il consueto aggiornamento sull’emergenza #Coronavirus». La Protezione civile ha anche spiegato che sarà il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri a fare il punto della situazione e delle attività. Tra l’altro negli ultimi minuti il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook ha ringraziato proprio Arcuri per il lavoro di reperimento delle mascherine. «Anche questa notte a Fiumicino è arrivato un altro carico da 6 milioni di mascherine dalla Cina, subito sdoganato dal personale dall’Agenzia Dogane e Monopoli-Adm. Grazie al lavoro del dipartimento Protezione Civile e del commissario straordinario Arcuri, che stanno lavorando senza sosta e ce la stanno mettendo davvero tutta, si provvederà alla distribuzione». Assente dunque il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: CURVA IN SALITA
Sono 80.539 le persone che in Italia sono positive al Coronavirus dall’inizio dell’epidemia. Questo è il dato complessivo fornito dal bollettino della Protezione civile in conferenza stampa. Un numero importante che descrive una crescita dell’8,3 per cento, visto che l’incremento di casi è di 6.153. Di queste persone, 8.165 sono morte e 10.361 sono guarite. Questi i dati forniti ieri, prima che arrivasse il dato della Regione Piemonte, intervenuta per sottolineare che i morti erano 712, non 662: una differenza dovuta ad un ritardo nella trasmissione dei dati. Quindi, in un secondo momento il bilancio delle vittime è stato aggiornato a 8.215, per una crescita del 9,4 per cento nel giro di 24 ore. Un incremento meno consistente dei guariti, che sono stati 999 in più, quindi del 10,7 per cento. I pazienti ricoverati con sintomi invece sono 24.753. In terapia intensiva ci sono 3.612 persone, per il 3,5 per cento in più, mentre 33.648 sono in isolamento domiciliare. Oggi questi dati saranno aggiornati, ma non è chiaro se da Angelo Borrelli, capo della Protezione civile.
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: RIENTRATO ALLARME BORRELLI
Alle 18 è fissata la nuova conferenza stampa, trasmessa in diretta tv dai canali all-news ma anche in streaming video dal canale YouTube della Protezione civile. Non ci sono certezze sulla presenza di Angelo Borrelli, che negli ultimi giorni è stato vittima della febbre. Una condizione che ha fatto scattare subito l’allarme: sottoposto a tampone, il capo della Protezione civile è risultato negativo al Coronavirus. «Il dott. Borrelli, che attualmente continua ad accusare un lieve stato influenzale, continuerà a lavorare dalla sua abitazione in costante contatto con il Comitato Operativo e l’Unità di Crisi. Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà, come sempre, a garantire la massima operatività e a lavorare senza sosta sull’emergenza in atto», ha fatto sapere ieri il Dipartimento attraverso un comunicato ufficiale. Il punto odierno, per il nuovo bollettino della Protezione civile sull’emergenza Coronavirus in Italia, sarà utile ad esempio per capire come si sta “muovendo” la curva dei contagi, visto che dopo quattro giorni è risalita, anche se la velocità sta rallentando.
BRUSAFERRO (ISS): “PICCO NON È FINITO, PERÒ…”
Intervenendo nella consueta conferenza stampa del venerdì con gli aggiornamenti epidemiologici che verranno poi riassunti anche nel bollettino della Protezione Civile, il Presidente dell’Iss Silvio Brusaferro indica la “rotta” delle prossime settimane: «A partire dal 19-20 il numero di nuovi casi segnalati cala, la curva sembra attenuarsi. Ma non dobbiamo illuderci che un rallentamento della diffusione possa indurci a rallentare le misure che abbiamo adottato. Ci sono realtà diverse nel Paese, la Lombardia e aree limitrofe con fortissima circolazione, mentre in altre aree c’è una circolazione ancora limitata, dove la sfida è fare in modo che quelle aree rosa non diventino rosse».
La guardia deve dunque rimanere ancora molto alta, visto che ancora non si può dire di aver superato il picco del contagio da coronavirus: «abbiamo raggiunto il picco e non lo abbiamo però superato, il fatto che la curva dei contagi rallenti non significa che siamo in fase calante. Assistiamo solo a un rallentamento della crescita. Poi la discesa andrà costruita e la pendenza di questa discesa sarà costruita sulla base dei nostri comportamenti». Ancora Brusaferro conclude l’intervento spiegando «Proprio perché osserviamo segnali chiari di efficacia delle misure di contenimento è fondamentale non flettere dalle medesime. Le misure di distanziamento sociale sono state assolutamente determinanti per contenere il problema specie nelle aree in cui non ha impattato così rilevante come in Lombardia e nelle aree limitrofe. Non dobbiamo mollare». (a cura di Niccolò Magnani)