Verrà presentato al Cts, il Comitato tecnico scientifico, nel giro di un paio di giorni il nuovo protocollo riguardante l’apertura delle discoteche. Obiettivo, ripartire il prima possibile, ovvero, dal primo luglio e in zona bianca. Nel giro di un mese, infatti, si presume che tutta l’Italia venga colorata della tonalità più tenue, di conseguenza fra una ventina di giorni circa tutti i locali notturni dovrebbero poter riaprire. Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro fra il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, e alcuni gestori delle discoteche, presso il ministero della salute, con l’obiettivo appunto di ripresentare al Cts un nuovo protocollo con nuove disposizioni, a cominciare dall’utilizzato del green pass, e arrivando fino a differenze fra l’esterno e l’interno delle discoteche, con alcune limitazioni per la zona al chiuso.



Il nuovo elenco di misure dovrebbe essere presentato nel giro di 48 ore circa, e dovrebbe prevedere il mantenimento della mascherina ed escludere il ballo, almeno inizialmente. “E’ stato un incontro molto utile – ha commentato il sottosegretario Costa – ho incontrato persone disponibili a condividere un percorso per la riapertura delle discoteche, nella consapevolezza che non può avvenire dall’oggi al domani ma deve essere graduale. Quando ho proposto di lavorare insieme per darci l’obiettivo di riaprire a luglio, ho trovato massima apertura”.



PROTOCOLLO DISCOTECHE AL CTS: ENTRO 48 ORE ATTESA LA RISPOSTA

La politica, ha aggiunto Costa dopo il vis a vis con il Silb: “ha il dovere di dare una risposta a questo settore che offre lavoro a 100.000 addetti nel nostro paese e da 16 mesi è chiuso. E’ normale che abbia bisogno di una data per vedere un orizzonte temporale alla ripresa. Mentre il distanziamento non è una soluzione, il green pass credo si possa applicare anche alle discoteche, differenziando tra locali al chiuso e all’aperto, tema sul quale i gestori sono aperti”.

In merito al protocollo: “Solleciterò il Cts a esprimersi quanto prima, aggiungendo osservazioni e eventualmente modifiche. E anche dal punto di vista del controllo della trasmissione e del tracciamento, è più facile controllare 100 ragazzi in un locale che fuori”. La sensazione è che si vada verso la riapertura, anche se l’ultima parola spetterà al ministro Speranza. I punti da precisare, come già anticipato, riguardano le mascherine, il distanziamento e la capienza massima, ma una soluzione che metta tutti d’accordo si può trovare.