E’ stato inaugurato ieri alla presenza dell’assessore al welfare Guido Bertolaso, il secondo Proton Center della Lombardia, il primo in assoluto in Italia presso un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). Come si legge su Lombardianotizie.online, la sede scelta è l’Istituto Europeo di Oncologia, presso cui sarà quindi possibile curare i tumori con la Protonterapia, la terapia che si basa sull’uso di protoni. “Da parte di Regione – ha affermato Bertolaso – c’è un supporto importante, anche di natura economica per il Proton Center. Abbiamo infatti adottato una delibera che stanzia 1,2 milioni di euro per portare avanti questo progetto. Siamo un Paese straordinario capace di ottenere risultati di primordine e a livello mondiale. In Lombardia ci sono molte strutture pubbliche e private di assoluta eccellenza e lo IEO è tra queste. Qui siamo proprio in un ‘santuario’ dove si celebra la parte più bella dell’arte medica: l’obiettivo è lavorare per il paziente”.



Roberto Orecchia, Direttore Scientifico dello IEO, si è invece soffermato su questa tecnica innovativa per la lotta ai tumori: “La terapia con i protoni permette di curare più tumori, compresi alcuni attualmente orfani di cura, e di curare meglio molti di quelli che oggi ricevono la radioterapia tradizionale. Offre infatti più possibilità di cura sia per i tumori sviluppati in organi critici o in sedi difficili da raggiungere, sia per quelli che non rispondono alla radioterapia convenzionale. Comporta inoltre meno rischi di tumori indotti dai raggi, meno tossicità durante e dopo il trattamento”.



PROTON CENTER INAUGURATO A MILANO: GIÀ 200MILA PERSONE NEL MONDO SOTTOPOSTE ALLA CURA CON I PROTONI

Nel mondo già 200mila persone la stanno utilizzando, di conseguenza si tratta di una tecnica moderna ma nel contempo consolidata e sicura. “La sua diffusione capillare – conclude Orecchia – è tuttavia lenta perché un centro protoni richiede investimenti significativi in tecnologie, strutture e risorse umane”.

La protonterapia si effettua tramite apposito macchinario, ma solo dopo la ricostruzione in 3D attraverso imaging della massa tumorale. Il trattamento si effettua ambulatorialmente, senza alcun bisogno di ricovero: il paziente viene disteso su un lettino e viene poi irradiato per non più di due minuti; la tecnica è ovviamente indolore e i cicli di sedute durano dalle 2 alle 8 settimane.