L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione ha comunicato che nelle scorse ore sono state avviate le Prove Invalsi 2023 nelle II classi della scuola secondaria di secondo grado. Si tratta, in particolare, dell’ultimo segmento di test in programma per quest’anno scolastico. Le prove di Italiano e Matematica si svolgeranno al computer fino al 31 maggio, secondo il calendario stabilito dagli istituti.



Gli studenti che sono coinvolti in questa fase sono 549.775 suddivisi in 27.593 classi. Nella giornata di giovedì 11 maggio 2023 le prove sostenute sono state 78.216 e tutto si è svolto regolarmente, anche grazie alla costante collaborazione tra le scuole coinvolte e l’Istituto. È per questo motivo che quest’ultimo ha voluto ringraziare i dirigenti scolastici, i docenti, le famiglie e, ovviamente, gli allievi stessi che si sono sottoposti alle prove nel corso di quest’anno – da marzo a maggio – all’insegna del ritorno alla normalità dopo la pandemia di Covid-19.



Prove invalsi 2023, via a ultime fasi: come funzionano

Le Prove Invalsi, per coloro che non ne fossero ancora a conoscenza, sono dei test standardizzati a livello nazionale che vengono somministrati agli studenti in diverse fasi del loro percorso scolastico con l’obiettivo di individuare il loro livello di competenze e di paragonarlo con quello dei loro coetanei del Paese. L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione in questo modo può avere delle stime precise e puntuali sullo stato dei percorsi di apprendimento.

A sostenere i test di Italiano e Matematica sono gli alunni dell’ultimo anno delle superiori e delle medie, quelli del secondo anno delle superiori e quelli del secondo e quinto anno delle elementari. Quest’anno, per la prima volta, le Prove Invalsi rappresentano un requisito di ammissione per l’esame di Maturità e di Terza Media, anche se non condizionano l’esito finale. A deciderlo è un decreto legislativo emanato nel 2017, che tuttavia non è mai stato applicato in virtù delle sospensioni attuate con l’emergenza Covid.