Prove Invalsi, positivi i risultati delle scuole primarie

Le prove Invalsi del 2022 registrano positivamente un arresto del crollo delle competenze che si erano registrate nel 2021, ma i dati sono ancora preoccupanti rispetto al periodo precedente alla didattica a distanza. Si parla ancora di quasi uno studente su due che si diploma senza aver raggiunto le competenze base in nessuno degli ambiti. Dati che diventano ancora più preoccupanti se si comparano le regioni del Nord Italia a quelle del Sud. I dati raccolti arrivano da quasi 2 milioni di studenti, divisi tra scuole elementari (classi seconde e quinte), medie (classi terze) e superiori (classi seconde e quinte).



I dati raccolti nelle prove Invalsi della scuola primaria risultano stabili dal 2019, senza grandi differenze rispetto alla regione di appartenenza degli studenti. Circa il 72% degli studenti di seconda e l’80% di quelli di quinta raggiungono il livello base in italiano. Mentre per quanto riguarda la matematica le percentuali si attestano sul 70% nelle classi seconde e sul 66% nelle classi quinte. Dati importanti per la lingua inglese, con oltre l’80% degli studenti che raggiunge il livello A1, con l’unica differenza significativa nelle prove di ascolto con un 85/90% nel Nord Italia, che scende al 75% nelle regioni del Sud.



Prove Invalsi, divario marcato tra Nord e Sud alle medie e superiori

Le prove Invalsi svolti dagli studenti delle scuole secondarie di primo grado (le medie) registrano un nuovo decremento rispetto ai dati del 2019 e 2021 per quanto riguarda le competenze base di italiano (61% degli studenti, rispetto al 62% del 2021) e matematica (56% invariato rispetto al 2021), mentre le competenze sembrano essere in crescita per quanto riguarda l’inglese (78% nella lettura, rispetto al 76% del 2021, e 62% nell’ascolto rispetto al 60% del 2021). Il divario regionale in questo ordinamento, però, rimane molto marcato, con alcune regioni del Sud (soprattutto Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) che si attestano attorno al 50% per l’italiano, al 55/60% in matematica e ascolto in inglese e il 35/40% nella lettura in inglese.



Nelle scuole secondarie di secondo grado (le superiori), invece, le prove Invalsi hanno registrato degli importanti decrementi delle competenze degli studenti. Per quanto riguarda la lingua italiana, il 66% degli studenti raggiunge il livello base senza difficoltà, con esiti medi in linea in tutto il territorio, ma che segnano 4 punti percentuali negativi rispetto al 2019. In matematica, invece, appena il 54% degli studenti (otto punti percentuali negativi rispetto al 2019) raggiunge il livello base, mentre in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna l’esito medio si ferma sotto al livello base registrato nelle altre regioni.