Le Prove Invalsi scatteranno fra 48 ore, lunedì uno marzo, anche se al momento non vi è ancora nessuna certezza. I dubbi maggiori riguardano in particolare il grado 10, ovvero, la classe seconda delle scuole secondarie di secondo grado.
L’Ansa, a riguardo, scriveva pochi giorni fa: “Ad aprile poi partiranno i test nelle terze medie mentre non si faranno nella seconda superiore in modo da concedere più tempo alle prove dell’ultimo anno e disporre più agevolmente delle sale con i pc in cui distribuire i ragazzi. A maggio si faranno le prove alle elementari, come già previsto”, con le prove per grado 8 e grado 13, rispettivamente per il terzo anno della scuola seconda di primo grado, e quinto anno scuola secondaria di secondo grado, la cui finestra è stata ampliata. Per quanto riguarda il grado 10 di cui sopra, l’Invalsi avvisa che “saranno fornite informazioni in base all’evoluzione della pandemia”.
PROVE INVALSI: PRESIDI FAVOREVOLI PER CAPIRE GRADO DI APPRENDIMENTO
Il presidente dell’Invalsi, Anna Mario Ajello, aveva anticipato sempre all’Ansa che le “non si faranno nella seconda superiore in modo da concedere più tempo alle prove dell’ultimo anno e disporre più agevolmente delle sale con i pc in cui distribuire i ragazzi”. Per le prove del grado 10 saranno fornite informazioni a seconda dell’evoluzione della pandemia, di conseguenza, bisognerà attendere l’evolversi dei contagi per capire come procedere. Ricordiamo comunque che le prove Invalsi che si svolgeranno in terza media e in quinta superiore, non costituiranno requisito di accesso all’esame finale, come invece accadeva negli anni scorsi (fino al 2019 perchè nel 2020 vi era già il covid). Al di là dell’importanza o meno delle prove in oggetto, i presidi si dicono concordi nel farle svolgere per comprendere il grado di apprendimento dei vari alunni. Pochi giorni fa Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, aveva infatti specificato a Il Messaggero che “tramite le rilevazioni Invalsi avvierei delle rilevazioni mirate, per vedere le competenze raggiunte fino ad oggi. Spero ci sia il modo di farle”.