Cominciano oggi, lunedì 1° marzo 2021, i test Invalsi 2021. Si inizia con le prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto) per quanto riguarda le classi quinte delle scuole superiori. I risultati non saranno comunque vincolanti per l’ammissione agli Esami di Stato, quindi alla Maturità al via il prossimo 16 giugno 2021. Nella prossima tornata di test Invalsi saranno protagonisti, secondo il calendario, gli studenti delle classi terze della scuola media, da svolgere al computer: cominceranno il 7 aprile. Quasi un mese dopo, il 5 maggio, toccherà alle classi terminali della primaria, ma sulla carta. Il giorno dopo, invece, giovedì 6 maggio, toccherà agli studenti delle classi seconde. Si finisce il 10 maggio con le seconde superiori, ma su questa data vi è incertezza.



In vista delle prove di oggi Anna Maria Ajello, presidente Invalsi, ha fatto i migliori auguri agli studenti. «Dalle informazioni che arriveranno, avremo un primo dato importante, senza colpevolizzare nessuno per i tanti eventi contrari che ci hanno colpito in questi mesi», ha dichiarato all’Ansa.

PROVE INVALSI 2021, “COSÌ CAPIREMO GAP DA COLMARE”

«Con queste prove avremo i primi dati attendibili per poter dire cosa è successo e come e dove dovremo recuperare», ha proseguito Anna Maria Ajello all’Ansa in vista delle prove Invalsi 2021 di oggi. Inoltre, ritiene che i test di oggi sia «un atto generoso quello di svolgere queste prove», cioè «per aiutare a comprendere l’ampiezza del gap di apprendimento». I test Invalsi, infatti, non faranno media con il voto finale, di conseguenza non sono rilevanti per l’ammissione alla Maturità e agli esami finali, ma rappresentano un’indagine statistica che consentirà di capire il livello di apprendimento degli studenti italiani ad un anno dall’inizio della pandemia. «Il decollo è domani, per l’atterraggio aspettiamo e vediamo», il commento di Ajello. Ormai è tutto pronto: «È stata allargata la finestra per far svolgere le prove, le scuole hanno più tempo e potranno convocare i ragazzi in piccolissimi gruppi o spostare le prove ai prossimi mesi in quelle zone in cui le lezioni non sono in presenza».



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