Lo psicologo a scuola assume un ruolo rilevante perché oggi l’istituzione scolastica “è chiamata ad affrontare compiti sempre più complessi per i quali vi è una crescente esigenza di competenze di carattere psicologico”. A dirlo è il professor David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, sulle pagine de Il Resto del Carlino. I compiti di tale figura sono quelli di “prevenzione, della promozione delle risorse psicologiche delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”. Una figura che nasce già trent’anni fa: “è una delle “light skills” presenti fin dagli anni ’90 nella maggior parte dei sistemi scolastici, sostenuta anche dall’Unicef. Oggi, però, bisogna fare di più”.



Fondamentale è il lavoro dei docenti, che fa tanto ma non basta: “Gli insegnanti svolgono un lavoro straordinario ma non possiamo pretendere che siano dei tuttologi, anche se la loro conoscenza dei ragazzi e il loro rapporto diretto con loro sono fondamentali per individuare gli elementi di disagio. Elementi che poi sarà lo psicologo ad approfondire” spiega l’esperto. Infatti secondo Lazzari “dobbiamo assicurare ai ragazzi un terreno di crescita psicologica, di promozione, della consapevolezza, lavorando sull’educazione all’affettività, alla relazione e al rispetto dell’altro”.



Lazzari: “Viviamo in una società liquida”

David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, sulle pagine de Il Resto del Carlino spiega: “I progetti finanziati dal Ministero dell’Istruzione dopo il Covid hanno avuto un altissimo gradimento da parte dei ragazzi, degli insegnanti e delle loro famiglie. Del resto la storia insegna anche anche in Italia la scuola non è rimasta immutabile, ma ha saputo adattarsi allo spirito dei tempi. Ad esempio un secolo fa l’educazione fisica e i problemi legati all’alimentazione erano avvertiti in maniera completamente diversa rispetto a oggi”.



Oggi, in un’epoca social dove siamo iperconnessi, viviamo “in una società liquida dove i punti di riferimento sono estremamente mutevoli e i ragazzi, proprio sono perché nel pieno della loro formazione fisica e psicologica, hanno bisogno di punti fermi. Dobbiamo occuparsi del benessere e del futuro delle nuove generazioni. Lo psicologo a scuola serve proprio a questo” conclude.