Psicologo anti-lgbt radiato dall’ordine

Il nome di Jordan Peterson per moltissime persone potrebbe non significare nulla, mentre per altri si tratta di una vera e propria “icona”. Lo psicologo canadese, infatti, si è fatto conoscere per le sue ferme posizioni anti-lgbt, espresse in parecchie occasioni anche, e soprattutto sui social network. L’Ordine degli Psicologi di Ontario avrebbe minaccio, proprio in relazione a queste affermazioni, di sospendere la sua licenza a meno che non prenda parte ad un corso di educazione e formazione.



La richiesta fatta dell’Ordine allo psicologo anti-lgbt è quella di riconoscere di “aver mancato di professionalità” nelle sue uscite contro l’ideologia gender, imponendogli la partecipazione ad un “programma specifico di formazione o recupero” fine a “rivedere, riflettere e migliorare la sua professionalità nelle dichiarazioni pubbliche“. Di contro, lo psicologo anti-lgbt Jordan Peterson, ha dichiarato di non essere interessato a prendere parte al corso, oltre a non essere disposto ad ammettere “che le mie opinioni, molte delle quali pienamente giustificare dai fatti emersi dopo la presentazione delle denunce, fossero sbagliate o poco professionali”.



Le dichiarazioni dello psicologo anti-lgbt

Insomma, lo psicologo anti-lgbt non sarebbe disposto ad ammettere di aver sbagliato, ritenendo le sue opinioni giuste e fondate, e non prenderà neppure parte a nessun corso, che lui chiama di “rieducazione”. “Non ho fatto nulla per compromettere i miei pazienti”, ha detto secondo il quotidiano La Verità, “al contrario: ho servito tutti i miei clienti e i milioni di persone con cui sto comunicando al meglio delle mie capacità e in buona fede”.

Ciò che l’Ordine degli Psicologi di Ontario criticherebbe allo psicologo anti-lgbt sarebbero alcuni tweet pubblicati nell’ultimo periodo. Il primo, in particolare, era diretto contro l’attore (trans) Elliot Page, al quale si sarebbe riferito usando il suo vecchio nome e genere. Aveva detto che la superbia è un peccato capitale, accusando l’attore di essersi fatto asportare il seno da “un medico criminale“. Twitter, dopo quell’uscita, aveva sospeso l’account dello psicologo anti-lgbt, che gli sarebbe stato riattivato recentemente da Elon Musk. Secondo lui, inoltre, la transessualità sarebbe il segno inequivocabile del decadimento della società, frutto di un “contagio sociale”. La punizione, inoltre, sarebbe dovuto alla legge C-16 del Canada (definita dallo psicologo anti-lgbt come liberticida), simile al DDL Zan ma che sanziona anche lo scorretto uso dei pronomi di genere.