Puff Diddy è stato arrestato. L’artista, nome d’arte di Sean Combs, è stato fermato nella tarda serata di ieri dalla polizia newyorkese , notizia rilanciata da vari medi in queste ore e confermata anche dal portale di gossip americano, TMZ, una delle fonte più autorevoli in materia. Si legge che Puff Diddy stava camminando qualche ora fa assieme al figlio King Combs per le vie della Grande Mela fermandosi anche a salutare i fan, ma poco dopo è giunto l’arresto da parte dei federali, l’FBI.
Dalle indiscrezioni emerse sembra che l’arresto fosse in programma solo per la giornata di domani, mercoledì 18 settembre 2024, ma qualcosa deve aver spinto gli agenti a intervenire prima, bloccando appunto l’artista. Non sono certe le accuse, ma è molto probabile che il cantante sia stato fermato per via delle notizie degli ultimi anni circa un presunto traffico sessuale e altri reati.
PUFF DIDDY ARRESTATO: COSA HA DETTO IL PROCURATORE
Il procuratore degli Stati Uniti, Damian Williams, a riguardo è stato alquanto criptico, visto che ha spiegato che gli agenti federali lo hanno fermato sulla base di un atto d’accusa sigillato che è stato depositato presso il tribunale del distretto meridionale di New York senza specificare altro. Si sa invece che gli agenti hanno fatto irruzione nelle abitazioni di Puff Diddy a Beverly Hills e a Miami, e che la mossa è giunta dopo aver ascoltato diversi testimoni negli ultimi mesi, che sembra accusassero il cantante di particolari reati.
Al momento si trova in custodia cautelare a New York, e la Homeland Security avrebbe fermato Sean Combs mentre si trovava in un hotel di Midtown. Marc Agnifilo, l’avvocato della star, parlando con i microfoni di TMZ, ha spiegato: “Siamo delusi dalla decisione di perseguire quella che riteniamo essere un’ingiusta azione penale nei confronti del signor Combs da parte dell’ufficio del procuratore degli Stati Uniti”.
PUFF DIDDY ARRESTATO: LE PAROLE DEL SUO AVVOCATO
E ancora: “Sean “Diddy” Combs è un’icona della musica, un imprenditore self-made, un amorevole padre di famiglia e un filantropo comprovato che ha trascorso gli ultimi 30 anni a costruire un impero, adorando i suoi figli e lavorando per elevare la comunità nera”, rimando quindi al mittente ogni accusa.
Agnifilo ha aggiunto e concluso: “È una persona imperfetta, ma non è un criminale. A suo merito, il signor Combs non ha fatto altro che collaborare con questa indagine e si è trasferito volontariamente a New York la scorsa settimana in previsione di queste accuse. Vi preghiamo di riservare il vostro giudizio finché non avrete tutti i fatti. Questi sono gli atti di un uomo innocente che non ha nulla da nascondere e non vede l’ora di riabilitare il suo nome in tribunale”. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Giorno, sarebbero state presentate diverse denunce nei suoi confronti per violenza sessuale, e le sue vittime lo hanno descritto come un vero e proprio predatore violento, che ha fatto anche uso di droghe e alcol.