Prosegue inarrestabile il fiume di denunce e accuse contro Puff Diddy, il rapper coinvolto in uno scandalo di abusi, compiuti sistematicamente con le stesse modalità somministrando droghe e poi forzando le vittime a subire violenza sessuale e che si trova attualmente in carcere a New York. La sua posizione nell’inchiesta ora si è aggravata ulteriormente perchè oltre alle accuse di sfruttamento della prostituzione e traffico a scopi sessuali sono arrivate quelle per violenze su minori.
Dopo la testimonianza di una ragazza che ha dichiarato di essere stata violentata a 13 anni da Diddy dopo un party, questa volta a denunciare è stato un uomo di 29 anni che all’epoca dei fatti, nel 2005, ne aveva solo 10 e fu accompagnato dai genitori ad un incontro con alcuni produttori musicali perchè era interessato ad intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo. In quella occasione, secondo quanto messo a verbale dal tribunale, il ragazzo ha detto di essere stato costretto a bere un cocktail con sedativi e poi di essere stato violentato in una stanza di hotel. Al suo risveglio sarebbe anche stato minacciato di non raccontare nulla perchè altrimenti sarebbe accaduto qualcosa di brutto alla sua famiglia.
Puff Diddy accusato di violenze sessuali anche su minori, le denunce per abusi aumentano
Puff Diddy, il cui vero nome è Sean Combs dovrà rispondere di fronte alle autorità giudiziarie in merito alle cause intraprese contro di lui dalle vittime che hanno lo hanno denunciato dichiarando anche di essere minorenni all’epoca dei fatti. Attualmente sono arrivati a tre i casi di violenza su minori, oltre alla 13enne drogata e violentata dopo una festa e al ragazzino aspirante rapper che ha raccontato di aver subito molestie ed abusi nelle stesse modalità dopo essere stato sedato è arrivata una nuova testimonianza da un ragazzo che nel 2008 aveva 17 anni.
Nel racconto messo agli atti del tribunale, la vittima ha affermato di essere stata costretta a rapporti sessuali con Diddy e con una sua guardia del corpo per tre giorni, dopo aver partecipato ad alcuni provini per lo show “Making The Band” reality ideato proprio dall’artista. In seguito ad un successivo rifiuto poi il ragazzino sarebbe stato allontanato dai casting e bannato dagli ambienti dello spettacolo per 7 anni.