E’ stato punto da un’ape e il pungiglione gli è rimasto nell’occhio. Un episodio doloroso quanto più unico che è raro che è diventato un vero e proprio caso scientifico con tanto di studio. Ne scrive Il Corriere della Sera citando un articolo pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine, in cui si narra la sfortunata vicenda di un 55enne originario di Philadelphia, negli Stati Uniti, che oltre ad essere stato punto da un’ape è dovuto restare per diverso tempo con il pungiglione dell’insetto giallo e nero nel proprio occhio.



Per poterlo togliere si è reso ovviamente necessario un intervento da parte di specialisti anche perchè la posizione in cui il pungiglione era stato introdotto era molto delicata, quella del bulbo oculare e l’iride (dell’occhio destro), pena il rischio di perdere la vista. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio cosa sia accaduto a questo sventurato 55enne che quando si è accorto di essere stato punto da un’ape è corso subito al pronto soccorso: i medici si sono accorti del pungiglione rimasto nell’occhio, ma non hanno potuto rimuoverlo completamente.



PUNTO DA UN’APE, PUNGIGLIONE GLI RIMANE IN UN OCCHIO: SITUAZIONE DEGENERATA IN 48 ORE…

Tra l’altro, come specificato dal Corriere della Sera, sembra che i camici bianchi non l’abbiano nemmeno comunicato al paziente, forse per non spaventarlo. Nel giro di 48 ore la situazione è quasi degenerata visto che l’occhio ha iniziato a sanguinare e nel contempo la vista a peggiorare, di conseguenza il 55enne ha deciso di recarsi presso una clinica specializzata attraverso cui è stata effettuata l’impressionante scoperta: fra l’iride e la sclera (che è la parte bianca dell’occhio), si trovava il pungiglione dell’ape e l’occhio era diventato rosso con la cornea gonfia.



I sanitari sono quindi riusciti ad intervenire per estrarre il pungiglione dopo di che hanno prescritto una cura al paziente a base di colliri e farmaci contro i batteri oltre che degli steroidi. Il decorso non è stato così breve, visto che dopo cinque mesi, nonostante la vista fosse migliorata, non era ancora al 100%, chiaro indizio di quanto sia stato banale ma grave l’infortunio subito.

PUNGIGLIONE D’APE IN UN OCCHIO, UN EVENTO NON COSÌ RARO

Il Corriere della Sera ricorda come si tratti di un episodio piuttosto raro ma non da escludere a priori visto che un’ape, dopo che punge, perde una parte dell’addome che si trova attaccato al pungiglione, di conseguenza le infezioni sono molto frequenti dopo una puntura di questo insetto. Lo scenario peggiore che si potesse venire a creare per il 55enne era che il veleno potesse esporre la parte posteriore del bulbo oculare alle tossine in esso contenute, con gli aculei che avrebbero poi segato i tessuti degli occhi e arrivare ad una perdita della vista.

Ci sono stati comunque dei casi in cui i chirurghi consideravano troppo rischioso rimuovere gli aculei, di conseguenza ci sono persone che hanno dei pungiglioni negli occhi ma che continuano a vedere tranquillamente nonostante la presenza del corpo estraneo.