Enzo Ghinazzi, artista conosciuto come il nome di Pupo, ha rilasciato una bell’intervista ai microfoni del Corriere della Sera. Tanti gli argomenti affrontati dal re del “gelato al cioccolato”, a cominciare dalla sua dipendenza dal gioco: «Qualche vizio capitale che non ho? (ride) Sono come i sette Re di roma. Difficile ricordarli tutti. Dunque non ho l’invidia. Chiaramente ho desiderato la donna d’altri. Ho tradito spesso. Poi vado forte con la superbia. Sì, superbo e arrogante, anche se non sembra. La superbia mi ha salvato da un sacco di attacchi che avrebbero potuto minare la mia incolumità fisica e psicologica. Sì, un po’ di superbia non guasta».
Pupo vive da anni con la moglie Anna e con l’amante Patricia, un menage a trois che come sottolinea il quotidiano di via Solferino, molti invidiano: «Lei dice che mi invidiano. Fanno male. È un percorso che non ho scelto io. Perché è difficile. C’è sofferenza. È troppo facile liquidarlo così. Io oggi ho 67 anni, mia moglie Anna ne ha quasi 70, Patricia ne ha 62 . Sto da 50 con la moglie, da 33 con l’amante. E lei pensa che sia stata una cosa semplice? O che io possa consigliare alle mie tre figlie o a chiunque altro un rapporto pluri-amoroso come il mio? Ma non ci penso nemmeno. Dicevo: invidia sprecata. Come quella di coloro che invidiano Berlusconi, il presidente degli Stati Uniti o i miliardari e non sanno niente su quello che comporta affrontare percorsi di questo genere… Poi la vita è anche fortuna, non solo abilità. Io non mi pento del mio percorso sentimentale che oggi sarebbe più semplice da affrontare. Ho avuto a che fare con due donne speciali. Non sono io lo speciale, sono loro».
PUPO: “CON LE FIGLIE UN RAPPORTO BELLISSIMO”
E a proposito di fortuna, impossibile non parlare della già citata sopra passione per il gioco di Pupo: «A 25 anni ero miliardario – ricorda – pochi anni dopo ero indebitato per 7 miliardi. Gioco d’azzardo, investimenti sbagliati. Mi trovai in un vortice. Io son qui a raccontarla, ma è stato un miracolo. Irripetibile». In ogni caso Enzo Ghinazzi rifarebbe tutto senza alcun timore, forse grazie anche all’apporto delle persone che gli sono state vicine nei momenti più difficili, a cominciare da Gianni Morandi: «Oltre ad avermi aiutato economicamente, mi ha anche spesso insultato e strapazzato sbattendomi in faccia quel che ero: un poco di buono, un delinquente perché tradivo le attese di mia madre e dei miei amici».
Ma oggi Pupo è un uomo diverso, sicuramente più maturo: «Dopo aver sbagliato tanto e dopo aver raccontato un sacco di fesserie, dopo aver mentito tanto, dopo aver tolto la dignità alle donne che mi sono state accanto, ecco io da queste due donne sono stato migliorato. Loro mi hanno insegnato la lealtà». Chiusura dedicata al rapporto con le figlie: «Bellissimi. Quanto amore ricevo dalla mia famiglia! E poi figlie e figliastra hanno un bellissimo rapporto fra loro. Tu pensa che il mio nipotino Matteo (8 anni), il figlio di Valentina, chiama nonna sia Anna che Patricia. Ho altri due nipoti, Leonardo (22 anni) e Viola (12), figli di Ilaria, la mia figlia più grande. Una famiglia allargata ante litteram».