Pupo intervistato per La Stampa, sta vivendo un momento di grande successo. 65 anni il prossimo 11 settembre, una moglie e una compagna e opinionista del Grande Fratello Vip. “Quante vite ho vissuto? – esordisce – Mi viene in mente Siddharta di Hermann Hesse quando scrive che l’ esperienza reale è l’ unica vera risorsa per poter raggiungere l’ equilibrio. Ecco, io ho fatto molte esperienze reali e mi ci sono immerso. Sono caduto e mi sono rialzato tante volte. Non è un vanto, sia chiaro, però mi dà orgoglio essermi riscattato. Oggi sono una persona consapevole e in equilibrio. Ma mi guardo intorno e vedo troppa mediocrità, a partire dalla politica”. Proprio parlando di politica italiana, il cantante fa fatica a confidare le sue preferenze del momento e una figura di riferimento: “Faccio proprio fatica a trovarla. La politica si è imbarbarita. Resto legato al passato, a Fanfani, Moro, Berlinguer, Almirante, Craxi… Ormai faccio fatica anche a trovare un motivo per non scegliere il non voto”.
Pupo: “Il Grande Fratello Vip? Curioso di confrontarmi con le miserie umane”
Pupo confida anche di avere seguito le polemiche sanremesi che hanno coinvolto Amadeus e Junior Cally: “Certo, ritengo che sarebbe una follia escludere un ragazzo perché descrive un certo mondo. E infatti non lo faranno”. Enzo Ghinazzi racconta pure di avere perso la testa quando è diventato famosissimo: “Ho solo avuto la fortuna di sopravvivere alle mie follie. Avevo fama, donne e denaro in grande quantità. Droga e alcol a parte, non mi sono risparmiato niente. Ho fatto più eccessi io che Vasco Rossi. A 25 anni ero miliardario, a 40 indigente con i mobili, gli strumenti musicali e le case pignorati”. Lui non si definisce solo un cantante: “Non sono un cantante, la mia voce può anche non piacere. Sono un uomo di comunicazione, anche se ho solo la terza media. Ho avuto la forza di non diventare un revival vivente come tanti miei colleghi”. E sul Grande Fratello Vip: “È per la curiosità di andare a confrontarmi con queste miserie umane, e lo dico con affetto per questi ragazzi. Culturalmente la stupidità è meravigliosa, anche la mia eh. Visto che il panorama degli opinionisti tv è abbastanza imbarazzante, ho pensato che avrei potuto fare una bella figura. Non avrei mai fatto il concorrente, non ne ho bisogno, ma quando Signorini mi ha chiamato, mi sono consultato con il mio agente Umberto Chiaramonte e dopo un quarto d’ ora ho detto “ok””.